ROMA – Blake vive a San Francisco con la sua famiglia. Un giorno scopre di aver ereditato la casa della sua infanzia nella remota natura selvaggia dell’Oregon in seguito alla presunta morte del padre separato. Con il suo matrimonio con Charlotte in declino, la convince a visitare la proprietà con la figlia, Ginger. Di notte, la famiglia viene attaccata da un lupo mannaro e si rifugia all’interno della fattoria, dove Blake inizia a subire una trasformazione mostruosa. Con protagonisti Christopher Abbott, Julia Garner, Sam Jaeger e Matilda Firth ecco Wolf Man, nuova rilettura del cult horror de L’uomo lupo del 1941 a opera di Leigh Whannell (L’uomo invisibile) che Francesco Parrino ha avuto il piacere di raggiungere via Zoom per parlare dell’eternità dei classici dell’orrore della Golden Age Hollywoodiana, di Claude Rains e Jeff Goldblum e di come La Mosca di David Cronenberg abbia influenzato l’intera lavorazione. Dal 16 gennaio al cinema con Universal Pictures.
VIDEO | Leigh Whannell: «Io, Wolf Man, La Mosca di Cronenberg e l’immortalità dei Classici Horror»
Claude Rains, Jeff Goldblum, La Mosca e L’Uomo Lupo: Leigh Whannell si racconta a Hot Corn

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