ROMA – «Viviana ama follemente le sue figlie ma è lucida rispetto all’handicap psichico che ha. Vorrebbe essere diversa ma è tutto molto più grande di lei e questa cosa le dà un enorme senso di frustrazione e colpa. Con Costanza abbiamo sempre detto che il film si muove su due linee, la medicina e la magia. Quella che riesce a fare Nada. E non è semplicemente la musica. È l’amore». Carolina Crescentini racconta Viviana, il suo personaggio ne La bambina che non voleva cantare, film di Costanza Quatriglio liberamente ispirato a Il mio cuore umano di Nada in cui racconta infanzia, privato ed esordi della cantante toscana.
La video intervista a Carolina Crescentini è a cura di Manuela Santacatterina:
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