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Indiana Jones e il Quadrante del Destino | Perché potrebbe essere un grande film

James Mangold, i nazisti, Mads Mikkelsen e Phoebe Waller-Bridge. Ecco perché dovreste avere fiducia…

Indiana Jones e la Ruota del Destino
Harrison Ford in posa sul set di Indiana Jones e il Quadrante del Destino

ROMA – «Non sono gli anni, amore, sono i chilometri». Ricordate? Recitava così una delle linee dialogiche più preziose della sceneggiatura del primo capitolo, quel Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta di Steven Spielberg – di cui avevamo scritto un Longform qui – uscito in sala nel lontano 1981. Quarantadue anni e tanti chilometri (di pellicola) dopo, l’epica di Henry Jones Jr. reso mito dalla magnetica aura di Harrison Ford troverà finalmente il suo completamento al cinema il 28 giugno nell’atteso Indiana Jones e il Quadrante del Destino diretto da James Mangold. Sì, Mangold, non uno qualunque. Uno che si sarebbe già guadagnato una buona fetta di immortalità artistica negli anni Novanta tra Ragazze interrotte e quella rilettura postmoderna di Mezzogiorno di Fuoco (di cui potete invece leggere qui) che corrispondeva al nome di Cop Land.

Indiana Jones e la Ruota del Destino
Il ritorno: Henry Jones Junior.

Perché Mangold vi chiederete? Perché in pochi nell’attuale panorama hollywoodiano sono capaci di dare cuore e sentimento alle narrazioni meglio di lui. Basti pensare per un attimo allo straziante climax di Logan – The Wolverine a completamento di un raffinato progetto artistico con cui ricalibrare il cinecomic e la saga degli X-Men secondo le estetiche del western classico (Il cavaliere della valle solitaria nello specifico) o alla teorizzazione del Giro perfetto di Ken Miles/Christian Bale che pose i sigilli su un Le Mans’ 66 – La grande sfida che è eccellente epica sportiva. Per un’opera come Indiana Jones e il Quadrante del Destino – immaginiamo dalla marcata cifra emotivo-nostalgica («Mi manca il deserto, mi manca il mare, quelli sono giorni passati…ormai. Può darsi, oppure no!») – è certamente questa la giusta strada tematica da seguire.

Phoebe Waller-Bridge e Harrison Ford sono Helena e Indiana Jones in una scena de Indiana Jones e la Ruota del Destino
Fleabag meets Indiana: Phoebe Waller-Bridge e Harrison Ford, Helena e Indiana Jones.

Con nel cast tanti volti nuovi (Phoebe Waller-Bridge, Mads Mikkelsen, Boyd Holbrook, Toby Jones, Antonio Banderas, Thomas Kretschmann) e almeno una vecchia conoscenza (John Rhys-Davies, ma è lecito aspettarsi qualcun’altro) oltre all’inossidabile Harrison Ford già artefice di un doppio iconico coming-back come Han Solo e Rick Deckard tra Star Wars Episodio VII – Il Risveglio della Forza e Blade Runner 2049 (di cui potete leggere qui), non poteva che toccare al Dottor Jones con Indiana Jones e la Ruota del Destino per chiudere la sua ipotetica e personale trilogia mitologica. Eppure si era già ragionato in questa direzione non pochi anni fa, precisamente nel 2008 di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo. La ricezione mista di critica e pubblico però, a fronte di uno script riscritto in corsa, non diede al racconto la solidità che ci si sarebbe aspettati.

Indiana Jones e la Ruota del Destino: il lungo addio al Dottor Jones

Il motivo? In origine, al posto del bidimensionale Harold Oxley di John Hurt ci sarebbe dovuto essere l’Henry Jones Sr. del compianto Sean Connery, l’incedere della malattia che afflisse l’attore scozzese nell’ultimo scorcio di vita gli rese impossibile prendervi parte. Il risultato? I piani di Spielberg e George Lucas che avrebbero previsto un ampliamento narrativo del personaggio di Mutt Williams (Shia LaBeouf) non furono mai rispettati ma le intenzioni di un Indiana Jones 5 – non ancora IIndiana Jones e il Quadrante del Destino – c’erano tutti. La squadra sarebbe stata sempre quella, Lucas in scrittura, Spielberg in regia, Ford a metterci la faccia: «Raggiungiamo un accordo di base e poi George se ne va per molto tempo e ci lavora. Poi io e Steven gli diamo una forma embrionale e poi, se ci piace, iniziamo a lavorarci con George».

Mads Mikkelsen è il Dr. Jürgen Voller in una scena de Indiana Jones e la Ruota del Destino
Il ritorno dei nazisti: Mads Mikkelsen è il dottor Jürgen Voller.

L’idea c’era («C’è un concept per un quinto film folle ma geniale» disse Ford nel 2008) ma mancava ancora qualcosa, non fosse altro per i continui rinvii di anno in anno come riportato nel 2012 dal produttore Frank Marshall: «Non so ancora se accadrà, ma al momento non è attivo né funzionante un Indiana Jones 5». L’acquisizione della LucasArts da parte della Disney cambiò tutto, tanto da annunciare un ipotetico Indiana Jones e la Ruota del Destino per l’estate 2019, ma l’uscita di scena di Lucas come sceneggiatore prima, gli impegni di Spielberg tra Ready Player One, The Post e West Side Story e l’addio allo sceneggiatore David Koepp poi, fecero slittare ancora l’avvio della pre-produzione. Il progetto entrò ufficialmente in uno spaventoso development hell che vide perfino gli sceneggiatori Jonathan Kasdan e Dan Fogelman avvicendarsi con due script dallo spirito totalmente differente.

Ancora Phoebe Waller-Bridge e Harrison Ford.

L’unica certezza di ognuno di questi draft? Nessuno avrebbe ucciso (scenicamente) Indiana Jones. Nessun recasting (a un certo punto si parlò perfino di Bradley Cooper e Chris Pratt), o per dirla con le parole dello stesso Ford: «Se i nazisti tornano, tornerò immediatamente, ma non sarà necessariamente questo il tema di un nuovo Indiana Jones. Quando non ci sarò più, Indy se ne andrà via con me». Non sappiamo come sarebbe potuto essere Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo se fossero stati mantenuti i piani originali per i sequel con Mutt Williams/LaBeouf, quel che è certo è che Indiana Jones e il Quadrante del Destino può essere – con un buon margine d’errore – il giusto saluto di commiato per il più grande eroe che la (recente) storia del cinema ricordi. Ce lo auguriamo tutti.

  • LONGFORM | Dietro le quinte de I predatori dell’arca perduta
  • REVISIONI | Perché rivedere L’ultima crociata?
  • QUIZ CORN | Quanto conosci Indiana Jones?

Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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