Il Cielo è Ovunque | La rivelazione Grace Kaufman e quando lo young adult emoziona

ROMA – C’è poco da fare, le nuove generazioni hanno qualcosa in più, e soprattutto hanno qualcosa di bellissimo da dire. E lo ha capito bene anche il cinema, che proprio grazie a loro ha la possibilità di mettere in scena storie efficaci, personaggi veri, sensazioni diverse. Così, prendendo in prestito le pagine dell’omonimo romanzo di Jandy Nelson, Il Cielo è Ovunque è tra i migliori esempi contemporanei dello young adult, quel genere sdoganato da Jason Reitman con Juno (era il 2007), e poi via via sempre più perfezionato, citato, rafforzato.

Per il film, prodotto da A24 (ormai è un dato di fatto, non sbagliano mai un film) e Apple TV, Josephine Decker (una tra le più apprezzate registe indie) mette così al centro della vicenda una storia tanto lineare quanto emozionale, che fa dell’originalità un preciso marchio visivo e narrativo. Il racconto, che esplode di emozioni (e qui ci sono tutte, dalla rabbia alla gioia), ci porta tra le immortali sequoie della California, che fanno da ideali spiriti guida alla diciassettenne Lennie Walker, prodigio musicale che, però, deve fare a botte con la sofferenza atroce di aver perso improvvisamente sua sorella maggiore, Bailey. Ma Lennie, come detto, pur avendo il cuore distrutto, ha diciassette anni e una vita da vivere.

Allora, quando Joe Fontaine, il carismatico nuovo ragazzo della scuola, entra nella vita di Lennie, lei ne resta attratta. Però, c’è da fare i conti con complicata relazione con Toby, il fidanzato di sua sorella, che finisce per condizionare la storia d’amore tra lei e Joe. Giorno dopo giorno Lennie naviga tra il primo amore e la dilaniante perdita, provando a costruirsi un equilibrio fatto di amore e musica. Se la forza maggiore de Il Cielo è Ovunque forse sta nel titolo che, di per sé, enfatizza l’intera struttura, non sono da meno i protagonisti scelti: Grace Kaufman è Lenny Walker, Pico Alexander è Toby e Jacques Colimon è Joe Fontaine. Con loro, anche le “certezze” Jason Segel, ossia papà Big Walker, e Cherry Jones, che interpreta la nonna di Lenny.

Tutti, inseriti in un contesto in bilico tra commozione e senso di rinascita, creano un meccanismo emotivo che, tenendo in risalto il dolore catartico della protagonista, rendono Il Cielo è Ovunque della Decker un’esperienza sensoriale oltre che cinematografica. Gia perché il contesto drammatico in cui si ritrova Lenny è spezzato da una costruzione filmica che si divide tra immaginazione e sentimenti, meravigliosamente idealizzati dalla regista facendo (anche) leva sulla fotografia granulosa di Ava Berkofsky e sulla grazia della colonna sonora di Caroline Shaw. Doloroso, poetico e liberatorio.

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Il Cielo è Ovunque, la nostra video intervista ai protagonisti: