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Ferrari | Adam Driver, Michael Mann e la corsa della vita di Enzo Ferrari

Penélope Cruz, Shailene Woodley, una lavorazione travagliata, il ruolo della morte. Ma perché vederlo?

Adam Driver al centro della scena di Ferrari di Michael Mann, al cinema dal 14 dicembre con 01 Distribution
Adam Driver al centro della scena di Ferrari di Michael Mann, al cinema dal 14 dicembre con 01 Distribution

ROMA – Siamo a Modena, nel 1957. Enzo Ferrari (Adam Driver), ex-pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, a quasi sessant’anni sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in difficoltà e anche il suo matrimonio con la moglie Laura (Penélope Cruz) sta diventando sempre più difficile dopo la morte a soli 24 anni del loro unico figlio, Dino, avvenuta un anno prima, e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che ha avuto da una relazione extraconiugale da Lina Lardi (Shailene Woodley). In cerca di riscatto, il Drake decide di puntare tutto su una gara di velocità: la leggendaria Mille Miglia. Parte da qui Ferrari, il nuovo film di Michael Mann presentato in concorso all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al cinema dal 14 dicembre con 01 Distribution.

Ferrari di Michael Mann è stato presentato in concorso all'80esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
Ferrari di Michael Mann è stato presentato in concorso all’80esima Mostra del Cinema di Venezia

Film che arriva otto anni dopo il clamoroso flop di Blackhat con Chris Hemsworth, dalla ricezione mista di critica-e-pubblico (incassò solo 20 milioni di dollari in tutto il mondo). Otto anni, lo stesso lasso di tempo della pre-produzione di Ferrari. Tratto dalla biografia Enzo Ferrari: The Man and the Machine di Brock Yates (inedito in Italia), è dall’agosto 2015 che si parla concretamente della sua resa con Christian Bale prima (che lasciò il progetto perché preoccupato di non riuscire a raggiungere il peso forma in tempo) e Hugh Jackman poi all’indomani di Logan – The Wolverine come volto-e-corpo di Enzo Ferrari, dopo gli insistenti rumors negli anni Novanta – precisamente poche settimane dopo la distribuzione de L’ultimo dei Mohicani – che davano Mann in produzione, Sydney Pollack alla regia e Robert De Niro come protagonista.

Adam Driver è Enzo Ferrari in una scena del film
Adam Driver è Enzo Ferrari in una scena del film

Non se ne fece nulla, con Mann che mise in stand-by il progetto per dedicarsi anima e corpo a quell’Heat – La Sfida capolavoro assoluto e quintessenza del cinema manniano per idee, ritmo e sapore scenico proprio con De Niro al centro della scena accanto a un grande Al Pacino. Infine Adam Driver che si conferma ancora una volta interprete straordinario – forse il migliore della sua generazione – dosando ogni grammo di talento, ogni centimetro quadrato di presenza scenica, per una performance intensa al servizio di un concept tutt’altro che prevedibile, così definito dal montatore Pietro Scalia: «Ho letto varie stesure dello script, e l’ultima era veramente molto bella. Il film non è un biopic su Ferrari però, ma una storia specifica su un suo periodo della sua vita. Diciamo che è quasi come un dramma shakespeariano».

Penélope Cruz è Laura Ferrari in un momento del film
Penélope Cruz è Laura Ferrari in un momento del film

Oltre la leggenda e il mito Ferrari c’è l’uomo fatto di carne, ossa e di dolore. Quello del lutto straziante del figlio Dino che ha finito con il rendere il matrimonio con Laura (una Penélope Cruz imbrigliata in un personaggio stereotipato a cui riesce a dare dignità e verve), una battaglia psicologica di centimetri, colpi di pistola, dominazione e prevaricazione tra il dovere e l’amore, del pilota Eugenio Castellotti (Marino Franchitti) durante una prova a tempo all’Aerautodromo di Modena per battere il record sul giro precedentemente stabilito da Jean Behra (Derek Hill) della Maserati, e quella, soprattutto, del pilota Alfonso de Portago (Gabriel Leone) alla guida di una Ferrari 335S che porterà alla Tragedia di Guidizzolo: l’evento chiave del climax funereo del Ferrari di Mann. Quasi come a suggellare gli intenti di una narrazione percorsa di silenzi, attese, perdite e nuovi inizi, incidenti e scelte.

Shailene Woodley è Lina Lardi in una scena del film
Shailene Woodley è Lina Lardi in una scena del film

Non a caso incasellata in quello scambio dialogico in chiusura di racconto («Tutti sanno che la morte è dietro l’angolo. No, i bambini non lo sanno, le famiglie non lo sanno»). E poi ci sono le auto che sfrecciano al ritmo di un rombo di motori aggressivo e ossessivo – fragoroso e possente – dove la velocità, il battere il record e il tempo del tracciato, la vittoria e il successo, diventano l’unico modo possibile per addomesticare il silenzio del dolore e con esso il senso di vuoto del vivere. La bellezza di Ferrari sta proprio nel modo in cui Mann riesce a trascendere il genere biopic per raccontare della vita, della morte, dell’inevitabile fallibilità dell’individuo in quanto umano, e di come convivere ogni giorno con i fantasmi del passato del nostro vissuto.

Nel cast anche Patrick Dempsey nei panni del pilota Piero Taruffi
Nel cast anche Patrick Dempsey nei panni del pilota Piero Taruffi

E c’è la sua firma registica, il suo tratto distintivo. Un’opera maestosa negli intenti ma sobria nella resa Ferrari – asciutta nel suo impianto in perfetto bilico tra epica e melò – fatta di passione e sentimenti avvolti in immagini fluide come solo mostratoci nel sottovalutato Nemico Pubblico (un altro biopic tra l’altro nda) e infine concatenati in un ritmo che appare dosato e graduato nei momenti più introspettivi, per poi virare nel puro e adrenalinico stile Mann nelle scene in pista. Momenti filmici gestiti da Mann alla sua maniera: pochi punti di riferimento e stacchi di montaggio veloci con cui dare intensità manipolando il tempo scenico. Certamente un’opera minore se rapportata all’interezza del suo opus filmico, ma in ogni caso preziosa, perché gradito ritorno di un autore come Michael Mann di cui non si può proprio fare a meno.

  • LONGFORM | Heat – La Sfida, Michael Mann e il meta-incontro De Niro/Pacino
  • INTERVISTE | Adam Driver racconta Ferrari
  • REVISIONI | Manhunter, Michael Mann, William Petersen e un grande cult

Qui sotto potete vedere il trailer del film 

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