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Fabrizio Maria Cortese: «Io, Free – Liberi e la forza della commedia sociale»

La commedia, l’importanza degli anziani e il cast stellare: il regista racconta il suo film a Hot Corn

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Free - Liberi: una commedia che celebra la terza età.

MILANO – Dopo il successo di Ho amici in paradiso, Fabrizio Maria Cortese ritorna con una nuova commedia. Free – Liberi, presentato a Venezia e disponibile su CHILI, celebra la cosiddetta terza età con la storia di cinque anziani che, fuggendo da una casa di riposo nella Capitale intraprendono un viaggio, ricco di avventure e situazioni assurde, fino in Salento. Con un cast stellare che include Sandra Milo, Tullio Solenghi, Corinne Clery, Enzo Salvi e Marco Marzocca, Free – Liberi è una commedia sui sogni e sulla voglia di fare, piena di ottimismo e speranza e che, nella risata, fa anche riflettere e si rende portatrice di un messaggio importante: la bellezza di essere anziani. Abbiamo contattato il regista per parlare dell’idea dietro al film, l’incredibile cast e il ruolo della commedia.

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Fabrizio Maria Cortese e il cast di Free – Liberi alla Mostra di Venezia

IL FILM «È la mia seconda commedia. Il mio primo film è stato Ho amici in paradiso. L’ho girato con dei disabili dell’Opera Don Guanella di Roma. Anche lì raccontavo una fuga: quella per andare a liberare una persona che era stata lì per scontare i servizi sociali ma che viene rapita da un malvivente. Ho lavorato con dei veri disabili che hanno fatto gli attori dopo una preparazione di due anni. Free – Liberi, invece, racconto di una fuga di anziani che scappano per realizzare il sogno della vita. Me li sono immaginati un po’ pazzi e un po’ folli».

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Corinne Cléry e Barak Karimi in una scena di Free – Liberi

L’IDEA «L’intento? Descrivere questo vero patrimonio dell’umanità che sono le persone anziane, come lo erano i disabili del mio primo film. E andando a scoprire questi posti ti rendi conto che ci sono delle persone che sono veramente eccezionali, vere e leali, che mi hanno insegnato tanto. Nella casa di riposo dell’Opera Don Guanella ho scoperto queste persone che mi hanno raccontato un po’ delle loro storie, dei loro sogni, di quello che avrebbero voluto fare e di quello che avrebbero ancora voglia di fare. È lì ho scritto un soggetto pensando a una fuga…».

Antonio Catania in una scena di Free – Liberi

IL CAST «Il cast si è creato mentre scrivevo la sceneggiatura e pensanvo ai personaggi. Ho pensato a Sandra Milo e Corinne Cléry, Enzo Salvi e Ivano Marescotti, che sono formidabili. Il film è tutto un sogno che parte da una donna alla ricerca del suo uomo che pensava morto. Lo vanno a trovare e succede un gran caos, perché ci sono degli equivoci e si imbattono in una situazione dove c’è solo da scappare! È qui che ho pensato ad Antonio Catania, un grande attore. E poi per i malviventi mi sono venuti in mente Sergio Friscia e Marco Marzocca. Già eccezionali singolarmente, insieme poi diventano spumeggianti».

Fabrizio Maria Cortese e Sandra Milo sul set di Free – Liberi.

IL SET «Mi ricordo solo di un periodo sereno e gioioso, degli anziani dell’Opera Don Guanella che erano lì a divertirsi insieme agli attori. Era diventato un gioco, era una cosa bellissima vederli insieme. Ho un ricordo nostalgico del periodo delle riprese, così come era accaduto due anni prima con Ho amici in paradiso, in cui i ragazzi disabili facevano gli attori insieme a Catania e Salvi, Valentina Cervi e Fabrizio Ferracane. Stare con loro in quel mese e mezzo di riprese è stato una ricchezza. Ancora c’è chi tra di loro va a trovarli perché è stato un momento davvero molto profondo».

Paolo de Vita in una scena del film

GLI ANZIANI «Deve assolutamente cambiare la percezione che gli anziani siano un peso. Immagino queste persone spronate a fare e non messe nell’angolino ad aspettare la fine. A una certa età diventano come dei bambini: hanno voglia di fare, di costruire e di giocare. La libertà me la immagino così. Durante la pandemia ho sofferto molto perché gli anziani, le case di riposo e le RSA sono stati tra i più colpiti. Però sono felice di aver raccontato gli anziani di una RSA in questo modo. Quindi diciamo che il periodo è il meno adatto ma anche il più adatto».

Ivano Marescotti sul set di Free – Liberi

REGISTI & ISPIRAZIONI «Un regista a cui mi ispiro? Non ce n’è uno in particolare, però mi piace molto guardare alle commedie e al cinema francese. Penso a La famiglia Bélier e Quasi amici, due film in cui si parlava in entrambi i casi di disabilità. Mi piace parlare di argomenti che riguardano il sociale ma senza entrare troppo nell’argomento, rimanendo leggeri. E poi magari con uno strumento come la commedia si possono inviare dei messaggi che arrivano un po’ a tutti, anche ai bambini. Infatti mi sto accorgendo che Free – Liberi diverte molto anche loro e gli adolescenti».

Fabrizio Maria Cortese e Tullio Solenghi sul set di Free – Liberi.

LA COMMEDIA «La commedia italiana? Secondo me funziona. Ci sono diverse commedie che avrebbero dovuto uscire, ma per ora sono tutte bloccate per il Covid. Chiaramente il momento non è quello giusto, ma credo che la commedia italiana debba essere sempre spinta perché ci sono grandi autori, grandi registi e bisogna scommetterci. Non è un genere semplice, ma secondo me funziona sempre. Per me che mi occupo molto di tempi sociali, poi, è molto più semplice lanciare un messaggio attraverso la commedia. Con una pillola un po’ più dolce si arriva a sensibilizzare più persone…».

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Qui potete vedere il trailer di Free – Liberi:

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