ROMA – «Nella cinematografia romana è presente un dualismo. Penso ai film di Luigi Magni, alla Roma Papalina in cui c’era il sacro e il profano presenti anche in Christian…». Edoardo Pesce riflette sull’importanza del romano in un racconto come quello della serie diretta da Stefano Lodovichi – ora su Sky e Now – di cui è protagonista e in cui interpreta il “santo picchiatore”. «La sveltezza, il cinismo, il rapporto con le persone e di essere così aperti al mondo è un qualcosa di tipico della romanità» gli fa eco Silvia D’Amico che torna ad interpretare Rachele. Nel corso dell’intervista i due attori ci hanno anche parlato di come, a loro avviso, i luoghi in cui cresciamo ci formino o meno come individui e di quando non si siano resi conto fino in fondo del successo ottenuto dalla serie in Italia e in Europa ma che, come sottolinea la D’Amico, ci provano «a raccontare un microcosmo che non sia solamente specifico di Roma e del Corviale. Per come è pensata la serie, per come si sviluppa e per come noi ci siamo dentro: raccontiamo dei temi universali e speriamo che vada il più lontano possibile».
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La video intervista a Pesce e D’Amico è di Manuela Santacatterina:
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