ROMA – «Tanti registi sono orgogliosi, pieni di sé, supponenti. Io non sono così. Ho fatto i miei film perché sentivo di doverli fare. Sentivo che avevo dentro di me una spinta a raccontare. Non sono orgoglioso dei miei film. Sono contento perché alcuni penso siano riusciti abbastanza bene, mi hanno dato grandi soddisfazioni in giro per il mondo. Il fatto che ci saranno retrospettive al Lincoln Center di New York, a Los Angeles e Parigi significa che qualcosa i miei film devono aver lasciato nella memoria degli spettatori…». Incontriamo Dario Argento alla Casa del Cinema, sede dal 4 all’8 maggio di una mini-rassegna curata da Cinecittà dedicata ai suoi film. L’occasione – grazie anche alla presentazione del libro Dario Argento. Due o tre cose che sappiamo di lui – per ripercorrere alcune tappe della sua carriera, dalle colonne sonore dei Goblin e Morricone a Suspiria passando per il suo ultimo film, Occhiali Neri.
- Occhiali Neri: il ritorno di Dario Argento in un thriller venato di dolcezza
La video intervista al regista è a cura di Manuela Santacatterina:
Lascia un Commento