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Occhiali Neri | Ilenia Pastorelli e il ritorno di Dario Argento in un thriller venato di dolcezza

Il regista porta sul grande schermo una vecchia sceneggiatura in cui inserisce un elemento inedito

Occhiali Neri
Ilenia Pastorelli è la protagonista di Occhiali Neri

ROMA – Un’afosa giornata estiva in una Roma semideserta apre Occhiali Neri, il nuovo film di Dario Argento presentato nella sezione Special Gala della Berlinale 2022. Diana (Ilenia Pastorelli), che scopriremo essere una escort di lusso, guida per le strade vuote ma la sua attenzione è rivolta verso l’alto. Un’eclissi solare sta oscurando il cielo sulla Capitale. Un presagio di quello che le accadrà più avanti quando, inseguita da un serial killer di prostitute, verrà coinvolta in un incidente che le farà perdere la vista. Dario Argento torna dietro la macchina da presa, a dieci anni di distanza da Dracula 3D, per dirigere un thriller venato di giallo.

occhiali neri
Ilenia Pastorelli in una scena di Occhiali Neri

Ma il regista questa volta inserisce un elemento nuovo, una dolcezza inedita che fa sbocciare e crescere nel rapporto tra la sua protagonista, il cui nome ricorda la dea della caccia ma che qui si trasforma in preda, e il piccolo Chin (Xinyu Zhang), unico sopravvissuto insieme a lei a quel terribile incidente stradale che l’ha resa cieca. Un elemento che aveva più volte affrontato nel suo cinema – dal personaggio interpretato da Karl Malden ne Il gatto a nove code a quello di Flavio Bucci in Suspiria – e che usa per rendere ancora più stretto il legame tra i due, con Chin che diventa, insieme al pastore tedesco Nerea e all’istruttrice Rita con il volto di Asia Argento, il suo tramite con il mondo.

Una scena del film

E proprio dall’insistenza della figlia Asia nasce Occhiali neri, sceneggiatura scritta a quattro mani con Franco Ferrini rimasta per anni in un cassetto e riaffiorata quando l’attrice cercava documenti per la sua autobiografia. A rendere il film profondamente legato alle atmosfere del cinema di Dario Argento ci pensa anche la colonna sonora di Arnaud Rebotini – fortemente debitrice delle composizioni dei Goblin – che fin dalla prima sequenza amplifica il senso di inquietudine che attraversa il film. Un film imperfetto ma che ha dalla sua parte la fedeltà del regista al suo stesso cinema. Perché Dario Argento non rincorre lo spettatore ma lo porta nel suo mondo senza cercare di essere altro da sé.

Qui sotto potete vedere il trailer di Occhiali Neri:

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