Dopo A Bigger Splash, Dakota Johnson torna alla corte di Luca Guadagnino per Suspiria. In anteprima a #Venezia75 la figlia di Melanie Griffith e Don Miami Vice Johnson prova a scrollarsi di dosso l’ultima delle Cinquanta sfumature per lanciarsi in progetti eclettici. Se sia nervosa o preoccupata, non è dato saperlo. L’unica parte trasparente di lei è l’adorabile vestito di pizzo bianco che sfoggia per l’incontro con la stampa. Misteriosa fino a sembrare ermetica, sfoggia la più impenetrabile delle poker face mentre si lascia rubare volentieri la scena dalle altre colleghe di set che davanti ai microfoni sembrano molto più a loro agio di lei.

Ma in fondo è comprensibile: persino il regista ha confessato in conferenza l’agitazione della prima al Lido. E così, prima di abbracciare il prossimo progetto di Babak Anvari e la pellicola Bad time at the El Royale con Chris Hemsworth, lascia che siano le scene a parlare al posto suo. Susie, la ballerina a cui presta il volto in quest’illustre omaggio al cult di Dario Argento, è già pronta a traumatizzarci a sufficienza.

LUCA GUADAGNINO: “Dopo aver girato già un film con lui mi sento ormai in un spazio protetto. Ci conosciamo talmente bene che sento di poter fare qualsiasi cosa nelle sue mani. Ha saputo mettere insieme sullo schermo le mie passioni più grandi. E non mi riferisco solo alla danza, ma anche alla magia. Fin da piccola infatti sono sempre stata affascinata dalle arti oscure e questa mia natura un po’ mistica è stata portata alla luce sul set come un grande sogno che si realizza.”

IN TERAPIA: “Dopo aver girato Suspiria, sono stata in terapia per parlarne con la bravissima dottoressa che mi segue. Mi piace sempre discutere con lei dei progetti, una volta terminati, è il mio modo per lasciarli andare, soprattutto quando l’argomento è così dark come in questo caso. Ci tengo però a precisare che non sono mai stata psicanalizzata e spero che non accadrà mai, tuttavia non mi vergogno ad ammettere che trovo catartico questo processo di distacco dai personaggi. Sia messo agli atti però che Suspiria non mi ha assolutamente traumatizzata, anzi è stata una gioia assoluta.”

DA SPETTATRICE: “I film che mi piace girare e guardare sono quelli che mi fanno provare qualcosa, indipendentemente dal genere e dalla storia. In qualsiasi direzione vengano veicolate le emozioni con una storia a me va benissimo perché ogni sentimento è il benvenuto. È un dono immenso che mi piace ricevere e dare, a prescindere da tutto.”

IL RUOLO DI SUSIE: “Susie si unisce alla compagnia di danza per via di una sensazione che ha provato per tutta la vita, fin da ragazzina, una sorta di attrazione stranamente familiare. È una situazione simile, sono elementi della sua vita, la ruvidezza, l’ha spinta ad andare avanti. Luca dice che creiamo un ambiente sicuro per sperimentare cose estreme. Lavorare con persone del genere mi fa pensare che non esistano difficoltà ma solo piacere e gioia. Suspiria 2? Perché no? L’ho già detto: con Luca farei tutto.”
Lascia un Commento