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New York si è fermata | Robert De Niro, Ben Stiller e quell’appello: #StayHome

L’emergenza spegne le luci di Broadway, le strade si svuotano e le star invitano tutti a non uscire

NYC

NEW YORK –  È ufficiale. Adesso anche qui a New York abbiamo chiuso i battenti. C’è voluto qualche giorno in più rispetto a Los Angeles (ce lo aveva raccontato la nostra Chiara Meattelli qui), ma finalmente siamo arrivati a mettere un freno alle milioni di persone che ogni giorno affollano le strade della città che non dorme mai (o non dormiva mai, a questo punto). Ed è proprio questo che preoccupa, perché da sempre la Big Apple è per tanti sinonimo di tutto fuorché silenzio o ordine. Perciò non si può ancora immaginare quanti saranno i newyorchesi che, in effetti, rispetteranno le norme imposte dal Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, che si è speso molto per arrivare fino a questo punto.

New York
New York vuota a causa del Coronavirus

Le strade sono vuote e i supermercati pieni, con file di due ore per entrare (è inutile che cerchiate la carta igienica a Manhattan, non la troverete!). Pochi ancora hanno adottato l’uso della mascherina o dei guanti in lattice ma noi, ipocondriaci quali siamo, l’unica volta che siamo usciti la scorsa settimana per fare la spesa, ci siamo vestiti come un virologo in laboratorio, tipo Dustin Hoffman in Virus letale. Si passano le ore chiusi in casa a fare video-aperitivi su House Party o addirittura a imparare una disciplina su YouTube o Instagram. Insomma, tutti si ingegnano per cercare di abbattere la noia, seguendo anche gli appelli di newyorchesi DOC come Danny De Vito, Robert De Niro – che ha ripreso il suo motto in Ti presento i miei – e Ben Stiller – che ha postato un video molto divertente, qui sotto, in cui a un certo punto estrae una motosega!

Perché in una città dove l’entertainment è uno dei traini non solo dell’economia, ma anche dell’equilibrio dei cittadini (e dei turisti), vedere il Lincoln Center, Broadway e i musei più famosi al mondo, come il MET e il MoMA, chiudere i botteghini fa un po’ strano, sembra davvero surreale. Il Lincoln Center ha interrotto tutte le performance e le proiezioni fino al 17 maggio, includendo il Metropolitan Opera, il New York Philarmonic, Film at Lincoln Center, e anche le prossime stagioni del NYC Ballet (in partenza il 21 aprile) e dell’American Ballet Theatre (al via dal 14 maggio). Tutto tra parentesi.

Tutti gli spettacoli di Broadway sono stati sospesi fino al 12 aprile lasciando gli abitanti scioccati. «È il cuore pulsante della città, pensare che siano costretti a fermarsi è scioccante», ha dichiarato inquietata al New York Times la leggendaria Patti LuPone, che fa parte del cast del revival Company. «Ho parlato al telefono con diversi cittadini e in particolare con un attore classe 1933 che ha commentato così la situazione: “Sembra di essere in un film, le strade vuote, le file ai supermercati, nessun rumore di traffico… non ho mai visto una situazione come questa in quasi novant’anni che vivo qui”».

Con il decreto in vigore rimangono aperti solo gli esercizi essenziali quali farmacie, supermercati e trasporti, oltre che i parchi (qui ancora si può andare a fare esercizio rispettando la distanza di sicurezza), mentre rimane inalterata la decisione di tenere chiusi gli studi cinematografici e di fermare le produzioni. E se Netflix ha deciso di pagare comunque cast e crew delle produzioni interrotte (per un totale di $100 milioni di dollari), l’ufficio del Dipartimento del lavoro della città viene inondato di email e chiamate da lavoratori fermi che chiedono un aiuto economico tramite l’assicurazione. Ma New York – qui le indicazioni del Dipartimento della Salute – non si capacita ancora che il Covid-19 abbia osato toccare anche lei, nonostante sia la città con più casi (oltre 9000) negli Stati Stati Uniti. «Questa non è la vita a cui siamo abituati. Accettatela, rendetevene conto e affrontatela» ha spiegato il Governatore Cuomo, invitando tutti a restare a casa. Sarà lunga. #StayHome

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