Francesca Fiorentino ROMA – Ci sono milioni di persone in tutta Italia che venerano la trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto. Cult della TV verità in cui cronaca nera e ricerca di persone scomparse vanno a braccetto. Tra queste persone, una in particolare, la madre del chitarrista Martino De Cesare, è l’inconsapevole ispiratrice del film di Alessandro Pondi, Chi m’ha visto. Perché mai un musicista stimato ha legato la sua vita al programma condotto da Federica Sciarelli? Chiariamolo subito: nella realtà nessuno è fuggito da casa, anzi. L’idea di un’ innocente evasione, però, è diventata all’istante un pretesto narrativo per il vero signor De Cesare.
Impressionato dall’immagine estatica di sua madre, sintonizzata su Rai 3 e incantata dall’ennesimo casa da prima pagina – erano i giorni del delitto di Sarah Scazzi – De Cesare non ha mai realizzato la temeraria fantasia, inventandosi un alter ego, Martino Piccione, turnista delle più grandi popstar italiane, che invece quel coraggio l’ha trovato. Come? Immaginando cosa sarebbe potuto succedere se si fosse diffusa la notizia della sua sparizione. La fama, quella vera, sarebbe finalmente arrivata. Proprio come avvenne sul serio a quella cantante tedesca che riuscì a farsi pubblicare un disco solo perché il vicino di casa seppellì cadaveri nel suo giardino.
Un presupposto accattivante, orchestrato in Chi m’ha visto da Alessandro Pondi, Beppe Fiorello, Paolo Logli e dallo stesso De Cesare che oggi continua a fare il musicista senza dimenticare di essere un grande fan del cinema. Nato in un piccolo paese vicino a Taranto, De Cesare si appassiona alla chitarra fin da giovanissimo, costruendo negli anni una solida carriera artistica. Spettacoli, tournèe in tutta Italia, collaborazione con grandi autori della musica partenopea come i fratelli Bennato, Pietra Montecorvino e Enzo Gragnaniello, assieme a cui firma nel 2005 la colonna sonora dell’ultimo film di Mariangela Melato Vieni via con me.
Nel 2016 il cinema gli riserva una nuovo incontro ravvicinato, stavolta con la scrittura del soggetto di Chi m’ha visto in cui racconta la sua vita, rielaborandola con ironia. Una quasi sceneggiatura finita tra le mani di Beppe Fiorello, che si appassiona subito alla storia e a quel protagonista sopra le righe. Uno che ambisce ad un successo che gli viene costantemente negato e che alla fine decide di mettere in scena una sceneggiata in piena regola. Col sostegno di un amico (Pierfrancesco Favino) e la genuina preoccupazione di vere stelle della musica come Jovanotti, Gianni Morandi, Elisa e Giorgia. Immancabili il manager fin troppo sincero, una presentatrice rampante e una mamma che davanti alle telecamere si pettina come Amy Winehouse.
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