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Alexander Payne: «The Holdovers, Dominic Sessa e il ritrovarsi con Paul Giamatti»

L’idea, la realizzazione, e la comicità pura di Da’Vine Joy Randolph: il regista racconta il suo nuovo film

The Holdovers - Lezioni di vita, il ritorno alla regia di Alexander Payne, ora al cinema
The Holdovers - Lezioni di vita, il ritorno alla regia di Alexander Payne, ora al cinema

ROMA – Opera dell’apprezzato regista Alexander Payne, The Holdovers – Lezioni di vita segue le vicende di un burbero professore (Paul Giamatti) di una prestigiosa scuola americana, costretto a rimanere nel campus durante la pausa natalizia per seguire un gruppo di studenti che non ha un luogo dove passare le feste. Inaspettatamente, crea un legame speciale con uno di loro – un cervellotico combinaguai (l’esordiente Dominic Sessa) – e con la responsabile della cucina della scuola, che ha appena perso un figlio in Vietnam (Da’Vine Joy Randolph). Ecco le parole del regista di nuovo dietro la macchina da presa sei anni dopo quel gioiellino di satira sociale di Downsizing.

The Holdovers - Lezioni di vita, un film di Alexander Payne ora al cinema
The Holdovers – Lezioni di vita, un film di Alexander Payne, ora al cinema

L’IDEA – «David Hemingson (lo sceneggiatore di The Holdovers nda) aveva scritto un pilota ambientato in un collegio maschile ed era meravigliosa. Ha un innegabile senso della struttura e del dialogo. L’ho chiamato e ho subito dovuto chiarire che non avevo intenzione di lavorare su quel progetto, ma volevo sapere se avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di scrivere una sceneggiatura di un lungometraggio basato su un’idea diversa. Sono sempre molto focalizzato su quelle che mi auguro possano essere considerate storie dal forte elemento umano, piuttosto che episodi, convenzioni o artifici. Mi piace avere un protagonista le cui vicende siano più simili alla vita reale che a quella immaginata sui film. Peraltro, al college ho studiato storia e ancora oggi leggo molta saggistica. Oggi ho la convinzione che poter fare film in costume è la cosa più vicina al viaggiare nel tempo: è stata un’esperienza adorabile».

Paul Giamatti è il Professor Paul Hunnam
Paul Giamatti è il Professor Paul Hunnam

PAUL GIAMATTI – «Si tratta probabilmente della connessione più felice che io abbia mai avuto con un attore e posso assicurarvi che ho avuto ottimi rapporti nel corso della mia carriera. Considero Paul un attore eccezionale. Lo rispetto per ogni sua scelta e credo che sia un sentimento reciproco. Ogni inquadratura con Paul è incredibilmente vera e completamente nuova. Non c’è nulla che non sia in grado di fare. Gli ho detto che sarebbe stato in grado di trasformare anche un dialogo brutto. È una persona amabile e brillante, la più trasparente che conosca, ed è un piacere aver lavorato ancora insieme a lui. È evidente come io e David avessimo in mente Paul durante la fase di scrittura».

Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph in un momento di The Holdovers
Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph in un momento di The Holdovers

DA’VINE JOY RANDOLPH – «Spesso, quando devo scegliere attori per parti drammatiche, mi piace puntare a professionisti con doti comiche, perché riescono ad arrivare a un certo tipo di emozioni senza rischiare di essere troppo asciutti. Gli attori comici hanno un senso del ritmo che riesce a distribuire lo sguardo senza minimizzare i sentimenti. In Dolemite Is My Name, Da’Vine è stata così drammatica, quanto divertente, che ero già positivamente predisposto. Quando l’ho incontrata per proporle la parte in The Holdovers, mi sono immediatamente innamorato di lei».

Dominic Sessa e Paul Giamatti in un momento di The Holdovers
Dominic Sessa e Paul Giamatti in un momento del film

DOMINIC SESSA – «Abbiamo ricevuto più di 800 candidature da attori in lingua inglese per The Holdovers. In conclusione, la direttrice del casting, Susan Shopmaker, mi ha guardato e ha ripreso un’idea che ci era venuto all’inizio della ricerca. Così abbiamo chiamato i corsi di teatro delle scuole in cui avremmo effettivamente girato e abbiamo cercato di capire se c’era qualcuno che potesse funzionare. Dannazione! È così che abbiamo trovato Dominic Sessa, studente dell’ultimo anno a Deerfield Academy. Quello che ci ha impressionato non è che si trattasse della sua prima esperienza da protagonista, ma proprio che non avesse mai recitato davanti a una macchina da presa. Mai un film prima, neanche un cortometraggio. Ci sono così tanti attori che impegnano anni per acquisire tutte quelle tecniche, e lui si è mostrato immediatamente a proprio agio nel ruolo che gli abbiamo affidato, anche davanti a 50 persone della troupe, le luci, i microfoni e ovviamente la macchina da presa. Alcune persone ci nascono e Dominic è senza alcun dubbio un talento naturale in termini di recitazione».

Qui sotto potete vedere il trailer del film 

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