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7500 | Un grande Joseph Gordon-Levitt per l’adrenalinico esordio di Patrick Vollrath

Un dirottamento in tempo reale per un film da vedere tutto d’un fiato. Lo trovate su Prime Video

Joseph Gordon-Levitt in 7500
Joseph Gordon-Levitt in 7500

LOCARNO – I primi quaranta minuti di 7500, il film d’esordio di Patrick Vollrath, sono tra i più tesi degli ultimi tempi. E, in una delle sue performance migliori, Joseph Gordon-Levitt interpreta Tobias, il copilota di un volo di routine tra Berlino e Parigi, che si prepara insieme all’equipaggio al consueto decollo. Tra loro, la fidanzata di Tobias, Gökçe (Aylin Tezel), assistente di bordo, e capiamo subito che nel film, appena arrivato su Amazon Prime Video, c’è una trama parallela. Insomma, i classifici problemi sentimentali da risolvere, mentre veniamo a conoscenza, in apertura, che a bordo ci sono alcuni personaggi decisamente sospetti. Questo, piano piano, altera il climax, con l’ansia che aumenterà solo quando saremo in aria.

Joseph Gordon-Levitt è Tobias Ellis in 7500
Joseph Gordon-Levitt è Tobias Ellis in 7500

Infatti, l’attacco dei tre fanatici terroristi, quando entra in scena, è scioccante e violento, tanto che gli aggressori adottano una tecnica che probabilmente farà ripensare alle misure di sicurezza dell’aeroporto. Non vogliamo certo anticipare troppo, ma ben presto Tobais deve affrontare alcuni dilemmi morali, diciamo, impossibili, oltre a cercare di mantenere il controllo dell’aereo e cercare di portarlo a terra in sicurezza. Indubbiamente 7500 ci (ri)porta sulle tracce di Airport del 1970 – di per sé un grande film prima di scomparire dietro l’ondata dei sequel – oltre che su quelle di Paul Greengrass, sia con United 93 che con Captain Phillips. Qui, però, non c’è uno stile pseudo-documentaristico, e il direttore della fotografia Sebastian Thaler mantiene lo spettatore in equilibrio.

7500
A bordo dell’aereo

L’unico punto debole del film è il (per fortuna breve) dibattito politico. Infatti 7500 inizia in modo piuttosto incerto con una citazione di Gandhi, e prosegue il tratto politicizzato quando Tobias e il giovane terrorista Vedat (Omid Memar) iniziano a scambiarsi opinioni, facendo perdere alla pellicola diversi metri di altitudine. In fondo la politica non è il punto più profondo della storia, anzi. Il film è più un thriller procedurale a ad alta quota, che escogita modi intelligenti nel passare da una minaccia all’altra. Nello specifico, il contesto politico è più un McGuffin e, in effetti, questo potrebbe essere il primo film post-post-9/11, in quanto, sebbene rilevante, l’opera si distacca da quella terribile data.

7500
Aylin Tezel è Gökçe

Joseph Gordon-Levitt, come detto, è una rivelazione. Con il suo essere bel ragazzo e il suo sorriso compiaciuto, è maturo per essere messo alla prova in un film del genere. Attenzione: il suo non è un eroe americano infuriato che si scatena contro i terroristi. Tobias è un ragazzo di enormi responsabilità da mantenere all’altezza di una situazione drammatica. Poi, cosa non scontata, il regista da al film sobrietà e moderazione, oltre ad una serietà che non esplode mai nel melenso, anche se la storia si potrebbe prestare al melodramma. La colonna sonora è quasi del tutto priva di musica ma è piena di rumore, il suono costante dei motori e soprattutto la percussione che sanno di vita e morte dei jihadisti che battono alla porta della cabina di pilotaggio. Quindi, 7500 è un grande debutto; un film d’azione intelligente con alcuni colpi di scena sorprendenti e una performance davvero eccezionale del suo protagonista.

Qui potete vedere il trailer di 7500:

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