ROMA – La Corea del Sud viene investita da una svolta epocale nel 1997 quando è uno dei pochi paesi che riesce a riemergere da una grande crisi economica e il cinema è uno dei settori più spinti e aiutati a riemergere e a ricostruire una tradizione frammentata. Tra il 1998 e il 1999, il 60% delle produzioni è composto da opere prime e nasce una vera e propria rivoluzione generazionale con l’affermarsi di giovani autori come Lee Chang-dong, Kim Ki-duk, Park Chan-wook e Bong Joon-ho che hanno trasportato l’industria verso un futuro che ha trasceso i confini della penisola (il successo mondiale di Old Boy, il Leone d’oro per Pietà, la Palma d’oro le vittorie agli Oscar di Parasite).

Un cambiamento repentino e radicale che ha visto la luce grazie al lavoro sotterraneo Jang Sun-woo (a cui il Far East Film Festival ha dedicato un’ampia retrospettiva nel 2023) e Lee Myung-se (ospite speciale del 2024) che hanno esplorato negli anni Novanta una narrazione visiva capace di esplorare i temi relazionali più nascosti e inaccessibili per una società chiusa, ancora immersa in un sistema di apparenze e status sociali cannibalizzanti su ogni altro valore umano. La 26ª edizione del Far East Film Festival ha portato in Italia Lee Myung-se e ha proiettato in versione restaurata Their Last Love Affair, uno dei film chiave di un percorso cinematografico che ha smosso una terra immobile e inerme da troppo tempo.

«Eravamo in pochissimi, ma non ci siamo mai sentiti soli, raccontavamo di temi scomodi, nascosti, ma che per noi erano essenziali e non ci siamo mai interessati di quello che pensavano gli altri, se i nostri film andassero poi bene o male al botteghino, io volevo solo andare oltre i film storici o estremamente reali che venivano realizzati all’epoca» ha detto il regista durante la masterclass dopo la visione del film. Una scelta politica e morale ben precisa che lo ha portato nel 1996 a realizzare un film atipico e asimmetrico allo standard coreano, una storia che penetra nelle contraddizioni delle relazioni, negli errori, nel lato più morboso e ossessivo.

Their Last Love Affair ruota attorno a una relazione extraconiugale, un insegnante poeta e una giornalista, a una passione che arde e brucia frammentariamente prima nelle stanze notturne dei motel e poi pienamente in una vecchia baracca sul mare, dove l’eros si trasforma in violenza, gelosia, possesso, un nuovo equilibrio che trascende due protagonisti verso un vortice dove spazio e tempo si mescolano e li annebbiano dentro una dimensione senza finestre, chiusa, che non coinvolge più l’esterno.

Their Last Love Affair è scontro, disperazione contro amore, possesso contro libertà, finzione che sbatte contro i confini della realtà, l’animo umano a nudo di fronte a ogni sua sfaccettatura possibile. Their Last Love Affair è puro movimento, nessuno resta immobile, il sesso piegato dal desiderio, la carne che scavalca la mente, due parti che litigano e si riprendono quasi all’infinito anche se coscienti di non poter andari più avanti, di compiere quel passo necessario verso la felicità. L’amore è azione, il movimento è vita, i miei personaggi si muovono perché vivono, vivono perché si muovono, il movimento è l’unica componente necessaria.
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