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18×2 Beyond Youthful Days | Michihito Fujii, Jimmy Lai e quel viaggio come rinascita

Dal Giappone a Taiwan e poi da Taiwan al Giappone. Un viaggio, due persone e un grande film

Una scena di 18x2 Beyond Youthful Days, un film di Michihito Fujii, in concorso al Far East Film Festival 26
Una scena di 18x2 Beyond Youthful Days, un film di Michihito Fujii, in concorso al Far East Film Festival

UDINE – Dal Giappone a Taiwan, da Taiwan al Giappone. Un’andata e un ritorno praticamente asimmetrici, lontani diciotto anni, persi dentro un solo e lungo viaggio compiuto da due persone. 18×2 Beyond Youthful Days, in competizione al Far East Film Festival, è un viaggio lasciato incompiuto che alla fine si compie, un cerchio che si chiude. Il regista giapponese Michihito Fujii prende un diario di viaggio pubblicato su Internet dallo sviluppatore di videogiochi taiwanese Jimmy Lai e lo adatta in un lungometraggio capace di unire le forze produttive di Giappone e Taiwan e diventare un vero e proprio progetto internazionale tra due isole estremamente diverse per dimensione, politica, vita e cultura.

18x2 Beyond Youthful Days, un film di Michihito Fujii del 2024
Una scena di 18×2 Beyond Youthful Days di Michihito Fujii.

E 18×2 Beyond Youthful Days racconta in parallelo proprio questi due viaggi a distanza di quasi vent’anni. Il primo segmento compiuto da Ami, che da un piccolo paesino giapponese decide di girare il mondo e si ritrova a Tainan – una città nel Sud di Taiwan – per cercare lavoro e racimolare i soldi per poi partire di nuovo. Si imbatte in uno scapestrato karaoke bar dove conosce Jimmy, giovane studente che sta per iniziare l’università, un ragazzo appassionato di anime e manga. Il secondo segmento è il viaggio compiuto da Jimmy, diciotto anni più tardi, che dopo essere stato mandato via dalla sua stessa azienda di videogiochi da Taipei torna a Tainan per poi decidere di partire verso il paese natale di Ami.

Una scena di 18x2 Beyond Youthful Days
Un altro momento di 18×2 Beyond Youthful Days

Un continuo avanti e indietro per mettere tutti i tasselli del puzzle al loro posto, per scoprire lentamente l’avvicinamento dei due protagonisti e i motivi della loro separazione, un viaggio pieno di gioia e stimoli (Ami che impara la lingua e fa amicizia con i dipendenti del karaoke, Jimmy che impara il giapponese e si innamora di una ragazza che non dimenticherà più) che si scontra con un viaggio solitario (Jimmy è diventato un fantasma, dentro una vita che non riconosce più sua e a cui manca qualcosa) che però verrà riempito da personaggi indimenticabili e che riempiranno quel vuoto. Come? Con una passeggiata notturna a Tokyo con uno chef della sua stessa città, con qualche fermata di treno trascorsa con un simpatico diciottenne in cui si rivede oppure con una dipendente di un netcafè che lo accompagnerà in uno dei luoghi preferiti di Ami.

Un momento del film
Un’altra scena del film.

Con 18×2 Beyond Youthful Days, Fujii imprime il viaggio come riscoperta, rinascita, possibilità concreta e tangibile di poter affrontare il dolore. Il viaggio come conoscenza di sé e contatto umano con l’altro, l’unica dimensione che permette all’essere umano di crescere e rialzarsi. Con due viaggi che sono l’uno lo specchio dell’altro, Fujii riesce a disegnare un unico viaggio che non è altro che la traiettoria mai definita – e mai lineare – della vita.

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  • VIDEO | Qui per il trailer del film: 

 

 

 

 

 

 

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