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The Eddy | Tra Parigi e il jazz: tutto quello che sappiamo sulla serie di Damien Chazelle

Il regista torna dietro la macchina da presa con la sua prima serie. Quando? L’8 maggio su Netflix

André Holland e Tahar Rahim in una scena di The Eddy
André Holland e Tahar Rahim in una scena di The Eddy

MILANO – «Music beats everything». A due anni dall’uscita in sala de Il Primo Uomo (film mai abbastanza celebrato), Damien Chazelle torna alla regia. Questa volta, però, di una serie tv. Stiamo parlando di The Eddy, otto episodi – i primi due sono stati presentati in anteprima alla Berlinale Series – dall’otto maggio su Netflix. Dalla Luna a Parigi. Più precisamente nel XIII arrondissement – dove è cresciuto lo stesso regista di Providence ma di origini francesi -, sulla rive gauche della città ma lontana dalle attrazioni dall’eco bohémien di Montparnasse. Un vibrante quartiere multietnico in cui il francese s’intreccia con l’arabo e le culture dei suoi abitanti.

Damien Chazelle sul set di The Eddy
Damien Chazelle sul set di The Eddy

Ma di cosa parla la serie? Di un pianista jazz, Elliot Udo (André Holland, sì proprio uno dei protagonisti di Moonlight che sfilò dalle mani l’Oscar a La La Land), un tempo celebrato musicista di New York ora comproprietario di un club in difficoltà, The Eddy, di cui gestisce anche la band insieme alla cantante e fidanzata Maja (Joanna Kulig, già ammirata per la sua voce in Cold War). Quando Elliot scopre che il suo socio in affari, Farid (Tahar Rahim), potrebbe essere coinvolto in giri loschi e la figlia adolescente Julie (Amandla Stenberg) si trasferisce a vivere con lui, i suoi due mondi – professionale e privato – finiscono per scontarsi costringendolo a lottare con il suo passato e il tentativo di salvare il locale.

the eddy
Una scena della serie

Una serie sviluppata da Chazelle insieme a Alan Poul (Tales of the City) e scritta da Jack Thorne – lo stesso nome dietro Skins, le serie di This is England e Star Wars: L’ascesa di Skywalker – per raccontare una storia di relazioni familiari all’interno di un contesto sociale mosso da tensioni razziali. «Volevo realizzare uno show che si muove ai margini di una linea di confine e sul rapporto tra le persone esterne ed interne a quell’area» ha dichiarato Damien Chazelle a Vouge America. La cosiddetta Périphérique che separa il centro da cartolina della città dalle banlieue.

Un'immagine di The Eddy
Un’immagine di The Eddy

Un obiettivo chiaro fin dalle prime immagini del teaser trailer di The Eddy con i suoni della città in sottofondo, dalle sirene della gendarmeria ai motorini, dagli schiamazzi delle comitive alla musica che esce dai locali. Già, la musica, o meglio il jazz. Passione sviscerata nelle sue ombre e gioie da Chazelle già in Whiplash e La La Land, tra bacchette insanguinate e il Seb’s di Sebastian. E se non avete ancora smesso di canticchiare City of Stars o Another Day of Sun, preparatevi. Perché? Le musiche originali di The Eddy sono scritte da Glen Ballard (produttore di Jagged Little Pill con sei Grammy in vetrina) e Randy Kerber (ha lavorato con chiunque: da Frank Sinatra a Steven Spielberg).

La band di The Eddy
La band di The Eddy

La serie, sebbene non sia un musical, sarà ovviamente ricca di parentesi musicali con la band che suona al The Eddy composta da veri musicisti jazz di Parigi. Randy Kerber, Ludovic Louis, Lada Obradovic, Jowee Omicil e Damian Nueva Cortes affiancheranno, infatti, Elliot e Maja in esibizioni rigorosamente live per aggiungersi alla lista di attori non professionisti scelti per la serie da Damien Chazelle.«Il tipo di volti che non vedi spesso nei film o negli show ambientati in Parigi».

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Qui potete vedere il trailer di The Eddy:

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