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La seconda vita di Rashida Jones, tra quel padre ingombrante e la musica

Un uomo leggendario, una figlia e un documentario: l’attrice si racconta a Hasan Minhaj

Rashida Jones
Rashida Jones in un post sul suo profilo Instagram.

NEW YORK – E dire che dopo il trasferimento a New York, Rashida Jones stava quasi per smettere di recitare. Lo ha confessato proprio lei, la diva di The Office e Parks and Recreation durante una chiacchierata con il comico di origine indiana Hasan Minhaj, a proposito della sua carriera e delle scelte fatte. «Nel 2006 stavo per compiere trent’anni e ho pensato che recitare fosse ormai diventato un totale spreco di tempo. Mi sentivo di dover mettere in atto il mio piano B», ha raccontato la Jones che, messi da parte i propositi pessimisti, più di un decennio dopo, si è guadagnata l’elogio unanime della critica per la regia di Quincy, documentario che ha vinto un Grammy come miglior documentario musicale e che ha dedicato al leggendario papà: il grande Quincy Jones, già al fianco di Frank Sinatra e Michael Jackson, solo per dirne due.

Rashida Jones
Rashida Jones e suo padre: Quincy Jones.

Per ammissione della stessa Rashida, il documentario racconta qualcosa che non era mai stato mostrato, ovvero l’essenza stessa della personalità del genitore. Anche nei suoi lati più oscuri, a partire dalla dipendenza dall’alcol. «Quante volte l’ha fatto? È stato sull’orlo del burrone tante volte, è il suo modo di fare ed è quello che è. Ho dovuto anche saper accettare il fatto che lui fosse così per riuscire ad essere sua figlia e volergli bene. Vedere certe cose in tempo reale mi ha fatto molto riflettere. Non devo lasciarmi influenzare dai miei sentimenti e dal giudizio che ho su come ha affrontato la vita» ha spiegato l’attrice e regista.

Rashida Jones
Rashida Jones e Hasan Minhaj.

Durante l’intervista la Jones ha svelato che la sua carriera di scrittrice è iniziata come risposta a un brutto momento professionale: «Perché pensavo che se non avessi scritto, allora avrei  anche smesso di recitare» ha spiegato. Invece, è riuscita anche a diventare sceneggiatrice quando nel 2012 ha firmato lo script del suo primo film indipendente, Celeste & Jesse Forever. La sceneggiatura fu elogiata per il modo di rappresentare l’idea di amicizia dopo la separazione. Da allora, ha lavorato costantemente come attrice sviluppando il suo stile anche come autrice.

Rashida Jones
Rashida Jones con il Grammy vinto per Quincy.

E anche in questo caso l’attrice ha dimostrato grande umiltà. «Gran parte dei meriti sono legati alla fortuna. Voglio dire, ho potuto permettermi di perseguire qualcosa senza andare in rovina. Diciamo che ho vinto la lotteria. Sono una privilegiata, ho dei genitori meravigliosi che mi hanno supportato e si sono presi cura di me» ha detto. Minhaj, il cui show su Netflix, Patriot Act, è stato sospeso in Arabia Saudita a seguito delle proteste del governo di Riad per le battute contro il principe Mohammed bin Salman, le ha poi chiesto consigli su come comportarsi come figura pubblica. «Non c’è spazio per le sfumature, non c’è spazio per il perdono. Dobbiamo trovare una strada tutti insieme, un posto nuovo dove non si contrappongano schemi, ma si incontrino idee».

  • Qui potete vedere il trailer di Quincy:

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