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Skam 5: i tormenti del giovane Elia per una (nuova) stagione ad alto tasso emozionale

Finalmente è tornata la serie che racconta le emozioni di una generazione da preservare. Su Netflix

Francesco Centorame e Lea Gavino in Skam 5
Francesco Centorame e Lea Gavino in Skam 5

ROMA – Tranquilli, c’è tutto: ci sono le sensazioni che abbiamo amato lungo le quattro, precedenti stagioni. C’è la stessa idea registica di Ludovico Bessegato, che resta autore insieme a Alice Urciolo, lasciando la macchina da presa a Tiziano Russo. Ci sono le facce dei protagonisti, cresciuti, ovviamente, ma pur sempre in balia di quelle ansie e di quelle paure che, di certo, non scompaiono all’università. Ci sono gli sprazzi della Roma più bella, quella che la rende protagonista onnisciente, con i suoi angoli, i suoi colori unici, le sue inflessioni. D’estate come d’inverno. E c’è, sopratutto, il concetto di Skam. Quale? Imparare a guardare oltre gli schemi, nonché concentrarsi su chi si ha accanto. O meglio, guardare le cose dalla giusta prospettiva, superando gli stereotipi e i tabù, per accogliere il valore di una storia che si fa certezza nello spazio emotivo di una serie tv precisa e puntuale. In questo senso Skam 5 coglie l’attimo, rintraccia il tema dell’identità (anche fisica) e pone le necessarie domande a quel pubblico che, puntata dopo puntata, è diventato sempre più trasversale. Imparando a convivere con le proprie e imprescindibili “vergogne”.

Allora, se “I giorni passano, passano, passano e tu non torni qui”, come canta Gazzelle, anche nell’universo di Skam bisogna fare i conti con il tempo che scorre. Il gruppo storico di amici (che sono diventati anche un po’ nostri), a cavallo tra l’università e il liceo, viene affiancato da nuove protagoniste femminili, mentre la storia – come da format – si concentra sulle vicende di Elia (Francesco Centorame), rimasto indietro di un anno. La campanella del Liceo Kennedy continua a suonare (solo) per lui, i punti di riferimento in classe sono cambiati e vedersi con gli altri del gruppo diventa sempre più complicato. Non solo, a scuola finisce per conoscere Viola – interpretata dalla brava Lea Gavino, new entry del cast insieme a Nicole Rossi – che lo spingerà a superare quei limiti autoimposti dalla sua più grande ansia: avere un pene marcatamente più piccolo della media. L’ipoplasia peniena, secondo la tagline medica, che ha sempre fatto scappare Elia da qualsiasi relazione amorosa.

Dunque, un argomento decisamente inesplorato per Skam 5 (vi ricordiamo che la trovate in streaming su Netflix) che farà da legame alle dieci puntate e (forse?) permetterà ad Elia di riscoprire sé stesso sotto un altro punto di vista. Ad aiutarlo i suoi amici di sempre, in una scia di coinvolgenti risate, svolte emozionali e situazioni in cui sarà facile ritrovarsi, senza dare troppa importanza alla propria età. Già perché la forza nevralgica della serie, ereditata dalla Norvegia, sta proprio qui: inquadrare e raccontare in modo onesto, vero e limpido la generazione teen (allargandosi poi ai ventenni), ma intanto rivolgendo uno sguardo al pubblico – se vogliamo – più adulto che, come Elia, come Viola e come gli altri (ex) ragazzi del Kennedy, lottano quotidianamente con le proprie emozioni.

Perché di questo si tratta, emozioni. Pure, lineari, semplici, essenziali. Venti minuti a puntata che non inseguono in modo ossessivo il colpo di scena, bensì rilassano e plasmano il tempo narrativo in base alle percezioni che si vogliono trasmettere. E ritrovare una quinta stagione, creata praticamente da zero (il formato norvegese si ferma alla quarta), che affronta in modo diretto un argomento quasi mai trattato (e il body shaming, in questo caso, ha contorni necessariamente maschili), è un eccezionale esempio di serialità, con slanci costantemente nuovi e meravigliosi punti di vista in continua evoluzione. Dunque Skam Italia 5, per mezzo di un viaggio di accettazione e consapevolezza, che dà risalto e continuità ad ogni personaggio, oltre parlare in modo accurato ad una generazione fondamentale (e troppo spesso etichettata in modi errati), fa ritrovare, come per magia, i ricordi, i volti e le sensazioni di un periodo unico e beffardamente irripetibile.

Un piccolo inciso finale: pur con tempistiche diverse, in Skam 5 troverete, oltre Elia, tutto il gruppo storico: da Giovanni (Ludovico Tersigni) a Luchino (Nicholas Zerbini), da Martino (Federico Cesari) a Federica (Martina Lelio), fino a Niccolò (Rocco Fasano), Filippo (Pietro Turano), Sana (Beatrice Bruschi), Eva (Ludovica Martino), Silvia (Federica Ragusa) ed Edoardo (Giancarlo Commare).

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