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Dalla Londra Vittoriana a quella sci-fi: la versione a fumetti di Oliver Twist

Charles Dickens rivisto in chiave comics da Gary Whitta e Darick Robertson per la Image Comics

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Prendete l’epopea sociale di Oliver Twist e, dalla Londra dell’Ottocento, spostatela in una Londra post-apocalittica. I suoi temi, quelli trattati da Charles Dickens nel romanzo pubblicato nel 1837, sono equiparabili ad uno scenario distopico: la povertà, i solchi tra le classi sociali, la criminalità, la guerra che distrugge tutto e uno squilibrato tentativo di ricostruzione. Insomma, dall’età Vittoriana ad un paesaggio in stile Blade Runner il passo è breve. Così, dopo che il piccolo Oliver è stato trasportato dalle pagine al cinema, ai cartoon, e ai musical, oggi torna in versione comics, con una cornice, appunto, futuristica e ancora più oscura.

Quello di Oliver Twist sulle pagine di un fumetto è comunque un ritorno, dopo che nel 2014 è uscita una versione graphic novel edita dalla francese Tunué. Questa volta, è la Image Comics a curare l’opera, con l’orfano alla prese con un Inghilterra devastata da una guerra e stretta in un terribile regime dittatoriale. Così, gli elementi distopici e steampunk, ci sono tutti: dai grandi agglomerati urbani divenuti inospitali a causa delle radiazioni, allo spostamento della civiltà nelle campagne. Insomma, una sorta di Nuovo Medioevo, quello creato dagli autori Gary Whitta (co-scrittore di Rogue One: A Star Wars Story), sceneggiatore, e Darick Robertson, co-creatore e disegnatore di questo Oliver Twist in versione sci-fi.

Come assicurato dagli stessi autori, Oliver non è una copia del romanzo di Dickens, bensì un punto di partenza per raccontare, pur con gli stessi personaggi e temi, una storia essenzialmente diversa. E pensare che il progetto, partito nel 2003 (nel 2005 uscì Oliver Twist di Roman Polański, trasposizione classica e ineccepibile del libro di Dickens che potete riscoprire qui su CHILI), inizialmente doveva essere un film. Cosa che lascia pensare, dunque, che l’albo della Image Comics diventerà prima o poi un lungometraggio o una serie. Naturalmente, dal successo assicurato.

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