ROMA – Quando un predicatore laico (Guy Pearce) arriva in un insediamento britannico nella Nuova Zelanda del 1830, il suo passato violento viene messo in discussione e la sua fede messa alla prova mentre si ritrova intrappolato nel mezzo di una sanguinosa guerra tra tribù Māori. The Convert di Lee Tamahori – a otto anni dall’ultimo film, The Patriarch, e a trent’anni esatti dal suo capolavoro, Once Were Warriors – Una volta erano guerrieri – è un’epopea che esplora questioni di fede, trasformazione e natura della violenza. Un film viscerale, ambizioso nella portata e nell’azione, è anche una delle rappresentazioni più autentiche ed emozionanti della cultura precoloniale Aotearoa, Nuova Zelanda e Māori mai rappresentate sullo schermo. Prossimamente…
- VIDEO | Qui per il trailer di The Convert:
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