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IL SET: The House That Jack built

CHI:

Lars von Trier.

COSA:

A cinque anni dall’ultimo film, il doppio controverso capitolo di Nymphomaniac, e dopo una lunga assenza che aveva anche generato dei rumors (si ritira? Ha finito con il cinema?), eccolo di nuovo qui, il genio pazzo Lars von Trier, figura scomoda quanto indispensabile. Questa volta riparte da The House That Jack Built, un progetto centrato sulla figura di un serial killer americano degli anni Settanta, Jack, interpretato da un irriconoscibile Matt Dillon con tanto di occhialoni. Il punto di vista che il film assumerà sarà proprio quello dell’assassino, intento a celebrare i suoi crimini come fossero un’elaborata forma d’arte. Oltre a Dillon, nel cast anche Uma Thurman, Bruno Ganz e Riley Keough.

DOVE:

Nonostante The House That Jack Built sia ambientato negli Stati Uniti, le riprese si sono svolte interamente tra Copenhagen, in Danimarca, e Trollhättan e Bengtsfors, in Svezia.

QUANDO:

In Italia verrà distribuito da Videa, molto probabilmente in autunno, ma prima è quasi certo che von Trier cercherà di portarlo in concorso a Cannes, il prossimo 8 maggio. Dovrebbe riuscirci senza molti problemi.

PERCHÉ:

Perché ogni opera di von Trier non lascia mai indifferenti, scuote e provoca, cinema puro in un momento spesso stagnante e sempre all’insegna del politically correct. E poi c’è anche molta curiosità per un inedito Dillon che, a 53 anni, potrebbe davvero rilanciare le sue quotazioni e finire addirittura tra le nomination agli Oscar del 2019. Ma quella è un’altra storia.

 

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