in

Se Mi Lasci Ti Cancello | Jim Carrey, Michel Gondry e il valore del ricordo e dell’amore

Charlie Kaufman, Kate Winslet, il dolore, la memoria, i versi di Alexander Pope. Ecco perché riscoprirlo

Jim Carrey, Kate Winslet al centro della scena di Se mi lasci ti cancello, un film di Michel Gondry
Jim Carrey, Kate Winslet al centro della scena di Se mi lasci ti cancello, un film di Michel Gondry

MILANO – «Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale! / Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata / Infinita letizia della mente candida! / Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio». È da alcuni versi del poeta Alexander Pope che si erge Se mi lasci ti cancello – Eternal Sunshine of the Spotless Mind (lo trovate su Prime Video), da una mente limpida, bianca, ancora da riempire. Joel Parish infatti si sveglia vuoto, stropicciato in volto dentro un letto che quasi non sente suo, e solo alla fine tornerà a riempire di materia un mondo interiore manchevole di qualcosa. E il film si muove lì in mezzo, tra l’inizio e la fine, tra il vuoto e il pieno, disegnando prima un movimento leggero in avanti e poi un grande balzo indietro per rimettere insieme i tasselli del puzzle.

Se mi lasci ti cancello - Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry è stato presentato a Los Angeles il 9 marzo 2004
Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry è stato presentato a Los Angeles il 9 marzo 2004

La sceneggiatura di Charlie Kaufman traccia un perfetto cerchio che si muove controcorrente, è invece la mano docile ma ferma di Michel Gondry a decidere la distanza della circonferenza dal suo centro, a regolare il tratto, a filtrare in immagini una complessa storia d’amore scritta dall’autore di Synecdoche, New York e Sto pensando di finirla qui. Se mi lasci ti cancello è un film che penetra lo schermo perché riesce a non essere quello che è e a trasformarsi continuamente in qualcos’altro. Kaufman disattende e stratifica a ogni passo, la storia inizia come una commedia dell’equivoco sentimentale tra due impacciati, due anime sole e invisibili, poi si spalanca la porta del passato e si torna indietro, ci si immerge insieme a Joel nei suoi ricordi e si scopre insieme a lui che la donna incontrata quella mattina per caso l’aveva già conosciuta, l’aveva già amata, l’aveva già dimenticata.

Jim Carrey è Joel Parish in un momento di Se mi lasci ti cancello
Jim Carrey è Joel Parish in un momento del film

E nella passività di quella cancellazione simultanea, Joel si ribella e decide di lottare per tenere con sé quei ricordi. Anche qui la materia filmica si snatura completamente: da un film sul ricordo si trasforma in una lotta interna per modificare il passato e sovrascriverci sopra un’altra direzione, un’estrema lotta tra passato e presente, tra volontà propria e la crudeltà della realtà. E tutto è sorretto da Clementine – musa e demiurgo, distruttrice di mondi e di ricordi che conosciamo in più versioni (la Clementine con i capelli blu dell’inizio, con i capelli rossi nel mezzo, con i capelli verdi verso la fine, poi di nuovo blu fino all’epilogo) – perché è stata lei che per prima ha deciso di cancellare i ricordi legati a Joel, è lei ad accettare di scappare insieme nei ricordi di Joel che stanno venendo cancellati, sarà lei a sussurrare a Joel prima di non vedersi mai più di prendere il treno sbagliato la mattina successiva quando non ricorderà niente.

Kate Winslet è Clementine in una scena del film
Kate Winslet è Clementine in una scena del film

Se mi lasci ti cancello scava in profondità nelle sfaccettature dell’amore, riesce a costruire una cornice stratificata per poi immergersi in ogni fase emotiva: i primi incontri colmi di pura emozione, le prime esperienze insieme che fortificano il sentimento e iniziano a legare gli individui, la novità che lentamente può diventare noia, la scoperta dei difetti dell’altro che possono diventare ostacoli spesso insormontabili, un vero e proprio muro su cui sbattere e sfracellarsi. E il guizzo narrativo di Kaufman è raccontarlo al contrario, dalla fine all’inizio, una corsa a ritroso nella memoria, una fuga dai propri ricordi per tentare disperatamente di salvarli. La lotta di Joel è una guerra malinconica contro sé stesso, contro la propria volontà, in un luogo mentale dove potrà guardarsi indietro e prendere così coscienza dei propri errori, degli sbagli commessi.

Nei cinema italiani Se mi lasci ti cancello è approdato il 22 ottobre 2004
Nei cinema italiani il film è approdato il 22 ottobre 2004

Fino poi ad arrivare a un finale che traccia un ulteriore linea oltre il cerchio che Kaufman chiude alla fine del secondo atto, una linea finalmente retta che si dirige verso il futuro di una coppia che deve decidere se riprovarci o lasciarsi andare. Se mi lasci ti cancello è uno dei veri capolavori del nuovo millennio perché oltre ad affrontare in una maniera asimmetrica e concettuale il tema dell’amore e del ricordo affronta i temi cardine della nuova generazione che si affaccia al ventunesimo secolo: il rapporto del proprio io con l’esterno, con un ambiente sempre più schematizzato e standardizzato, il complesso tema dell’anestesia del dolore, sul bisogno di non soffrire, di non affrontare il trauma e svuotarsi da ogni problema per evadere da una prigione sempre più soffocante e avere una mente candida, bianca, vuota.

  • HOT CORN TV | Michel Gondry racconta Il Libro delle Soluzioni
  • LOVE CORN | Mood Indigo, il capolavoro di Michel Gondry
  • OPINIONI | Il Libro delle Soluzioni, il meta-viaggio creativo di Gondry

Qui sotto potete vedere il trailer del film 

Lascia un Commento

Saverio Costanzo in un momento della nostra intervista per parlare di Finalmente l'alba, al cinema dal 14 febbraio con 01 Distribution

VIDEO | Saverio Costanzo: «Finalmente l’alba, Wilma Montesi e il riscatto di un’innocente»

Chiara Martegiani al centro della scena di Antonia, una miniserie Prime Video, disponibile dal 4 marzo

VIDEO | Chiara Martegiani, Valerio Mastandrea e il primo trailer di Antonia