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ROMA – Oggi il nome Andrej Rublëv riporta subito alla mente l’omonimo tennista classe 1997, numero 7 nella classifica ATP, medaglia d’oro a Tokyo 2020 e dal futuro tutto da scrivere, ma c’è stato un tempo in cui Andrej Rublëv poteva riferirsi solo e soltanto a un uomo, un artista. Un pittore di icone religiose …

ROMA – Sarebbe dovuto essere un film piccolo Un sogno lungo un giorno per Francis Ford Coppola. Un film di passaggio, specie dopo gli ambiziosi precedenti de Il Padrino Parte I e II e Apocalypse Now, nato da una varietà di influenze e ispirazioni: «I musical degli anni Quaranta e Cinquanta, gli spettacoli di Broadway …

Cillian Murphy e Robert Downey Jr. la genesi, la storia, il legame con Prometeo. Oppenheimer di Christopher Nolan: Cronaca di un evento cinematografico

Roy Scheider, la confusione Fernando Rey con Francisco Rabal e quell’inseguimento leggendario. Riscoprire Il Braccio Violento della Legge di William Friedkin

Jim Caviezel e Nick Nolte, la riduzione di Adrien Brody, il dollaro di Sean Penn, Rudyard Kipling e la genesi trentennale. Riscoprire La sottile linea rossa

Robert Duvall e Donald Pleasence, l’enigmatico titolo e il fraintendimento critico. Celebrare un cult assoluto: THX 1138 – L’uomo che fuggì dal futuro

Michael Rennie e Patricia Neal, l’ispirazione di Ronald Reagan e quella frase cult. Perché riscoprire oggi la fantascienza sociale con Ultimatum alla Terra

Quindici anni dopo il quarto capitolo torna il più grande eroe cinematografico dell’epoca moderna: Indiana Jones e il Quadrante del Destino di James Mangold

Il mito di Hannibal Lecter, Michelle Pfeiffer e Meg Ryan, le polemiche, gli Oscar e Jodie Foster: perché (ri)scoprire Il Silenzio degli Innocenti di Jonathan Demme

Le minacce di Susan George, il British Board of Censor e quelle occasioni mancate tra Leone e Boorman. Ma perché riscoprire Cane di paglia di Sam Peckinpah?

Michael Keaton, Sacha Calle, il Multiverso, Flashpoint, Spider-Man: No Way Home e un development-hell da antologia: The Flash di Andy Muschietti

She’s a Maniac e What a Feeling, i Grammy, i rifiuti di Cronenberg e DePalma e le rivelazioni di Joe Eszterhas: riscoprire Flashdance di Adrian Lyne a quarant’anni dall’uscita