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Nella Bolla | Judd Apatow, la satira e quel cinema al tempo (assurdo) delle mascherine

Le regole anti-Covid, un set cinematografico e i vizi di Hollywood in un film decisamente… liberatorio

Il cast corale de Nella Bolla
Il cast corale de Nella Bolla

ROMA – Dopo la parentesi introspettiva (e riuscita) de Il Re di Staten Island, Judd Apatow torna nell’universo graffiante della satira e dello scorretto, finendo anche per toglierci qualche sassolino dalla scarpa. E, per farlo, quale miglior occasione se non l’avvenimento degli avvenimenti, il mainstream per eccellenza, colei che ha alterato la percezione mondiale: la Pandemia da Covid-19. Rispetto ad altri eventi storici, il cinema si è subito gettato nelle nuove dinamiche sanitarie, senza la paura di mostrare mascherine, lockdown e via discorrendo. Ma, tra i film che hanno cavalcato l’onda (o le ondate), Nella Bolla di Apatow è certamente il migliore, o almeno quello capace di dare alla Pandemia un aspetto, diciamo, diverso.

Pedro Pascal, Leslie Mann e David Duchovny in Nella Bolla
Pedro Pascal, Leslie Mann e David Duchovny in Nella Bolla

Scritto e prodotto dallo stesso Apatow e distribuito da Netflix, il film ci porta – appunto – in una bolla cinematografica: i set vanno a rilento, le quarantene sono asfissianti, i protocolli sono così assurdi e contraddittori da creare un corto circuito da cui è impossibile scappare. Come se non bastasse, siamo a cavallo tra il 2020 e il 2021, con i cinema che sono ancora drammaticamente chiusi tanto che, dietro le quinte, si sussurra addirittura che potrebbero non riapire. Allora, produzione, regista e attori sono costretti a sottostare alle regole del distanziamento, mentre stanno girando il sesto film di un assurdo blockbuster con i dinosauri, che pare avere una sorta di morale ecologista, giusto per restare al passo con i tempi.

Nella Bolla, tra la Pandemia e il green screen...
Nella Bolla, tra la Pandemia e il green screen…

Chiaramente il clima che si respira (tramite mascherine) è asfissiante, e quindi le star (che non sottostanno al principio stesso di regola) provano in tutti i modi a fuggire dal blindatissimo set, causando (forse) la disfatta delle riprese. Nella Bolla, dunque, è l’occasione per Judd Apatow di prendere in giro le contraddizioni moderne, tra tamponi e starnuti, ma anche prendere di mira i capricci, i vizi e le dinamiche delle star e delle grandi produzioni hollywoodiane, in un momento in cui le sale cinematografiche possono fare affidamento quasi ed esclusivamente sui franchise ad alto budget ma con una bassa qualità.

Karen Gillan in Nella Bolla
Karen Gillan in Nella Bolla

Spassosa l’idea di realizzare un film dentro ad un film, in una sorta di meta-cinema che Judd Apatow cuce su misura sul variegato cast scelto. Grande forza di Nella Bolla risiede infatti anche negli interpreti protagonisti (a cui si aggiungono numerosi camei che non vi riveliamo), tra cui Karen Gillan, David Duchovny, Pedro Pascal, Keegan-Michael Key, Kate McKinnon e Leslie Mann e Iris Apatow, rispettivamente moglie e figlia del regista. Ognuno, senza timore di risultare scorretto o eccessivo. In fondo, non siamo tutti stufi di non poterci abbracciare? Ecco, Apatow – con coraggio e senso narrativo – in due ore mette in scena ciò che abbiamo pensato lungo i due anni più lunghi e assurdi della storia.

Qui il trailer di Nella Bolla:

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