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Moon Knight. O del perché Oscar Isaac è il (doppio) volto perfetto del nuovo MCU

Tra l’antico Egitto e la malattia mentale, Ethan Hawke e l’ironia: la serie Marvel sorprende e spiazza

moon knight
Oscar Issac è il protagonista di Moon Knight

ROMA – 1975, sulle pagine del fumetto Werewolf by Night fa il suo esordio Moon Knight. Un personaggio oscuro, il cui vero nome è Marc Spector, ex marine divenuto mercenario e, infine, spietata personificazione terrena di Khonshu, il dio egizio della luna e della vendetta. Oltre quarantacinque anni dopo la Marvel ha deciso di dedicare al suo eroe una serie disponibile dal 30 marzo su Disney+. Creata da Jeremy Slater, Moon Knight vede protagonista uno straordinario Oscar Isaac nei panni di Steven Grant, uomo mite dalla vita ordinaria impiegato nello shop della National Gallery di Londra e profondo conoscitore dell’antico Egitto che vive perseguitato da vuoti di memoria e misteriosi ricordi provenienti da una vita diversa dalla sua.

Moon Knight
Oscar Isaac in una scena di Moon Knight

Dopo un fatidico incontro, Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con Marc Spector. Una rivelazione che dovrà imparare a gestire mentre si ritrova coinvolto in una letale battaglia tra le potenti divinità d’Egitto che lo costringerà a trovare un modo di collaborare con Marc e venire a patti con il fatto che anche lui, suo malgrado, diventa l’alter ego di Khonshu trasformandosi in Mr. Knight. Diretta da Mohamed Diab, primo regista arabo dietro la macchina da presa di un progetto Marvel, insieme a Justin Benson e Aaron Moorhead, Moon Knight è tra le serie Marvel la più sorprendente. Un po’ perché non c’è alcun riferimento al MCU attuale, un po’ perché il suo protagonista è una ventata di freschezza (e bravura) che eleva qualsiasi scena.

Ethan Hawke e Oscar Isaac in una scena della serie

Un doppio personaggio – come doppio è l’accento con qui Isaac si è confrontato – in cui l’attore infonde una profonda umanità giocando con luci ed ombre di due uomini agli antipodi che dovranno trovare un punto comune per un combattere qualcosa più grande di loro. Ad affiancare Marc/Steven due personaggi altrettanto affascinati, l’Arthur Harrow di Ethan Hawke (altro asso calato dal MCU), figura malvagia quanto affascinante a capo di una setta che conosce molto bene il mondo ingannevole degli dèi e delle loro personificazioni tanto da riuscire a condurre una guerra contro Moon Knight e Khonshu, e Layla El-Faouly, un’archeologa e avventuriera con il volto di May Calamawy involontariamente trascinata in quest’avventura insieme alla quale anche noi spettatori scopriamo i diversi segreti che ruotano attorno a questa storia.

Moon Knight
Moon Knight e Mr. Knight

Come è accaduto per film e serie precedenti del MCU, anche in Moon Knight uno dei punti di forza è la scelta chiamare a dirigere un regista dal background molto distante dall’universo Marvel come Mohamed Diab la cui visione, essendo nato in Egitto, ha regalato alla serie una verosimiglianza inedita. La sceneggiatura poi è in grado di muoversi abilmente tra registri differenti che spaziano dall’azione al dramma, dall’horror all’ironia fino all’avventura che nelle atmosfere richiama molto il mondo di Indiana Jones al quale Moon Knight guarda e che omaggia negli episodi ambientati all’ombra delle Piramidi.

Moon Knight
Una scena della serie

Una serie che si interroga sui concetti di giustizia e vendetta e sui loro confini spesso molto sottili e nebulosi. Ma l’elemento che più di tutti fa di Moon Knight una serie riuscita è la capacità di saper unire l’intrattenimento con la rappresentazione della malattia mentale. Steven soffre di un disturbo dissociativo dell’identità e Oscar Isaac dimostra ancora una volta di essere un attore sorprendente nel saper giocare con piccole e grandi sfumature capaci di racchiudere la sofferenza del suo personaggio. Così come ci ha sorpresi Moon Knight mettendo in scena un origin story che fluttua costantemente tra sogno e realtà. Un racconto in grado di spiazzarci tutte le volte che eravamo sicuri di aver aggiunto un tassello in più alla comprensione di una storia che si muove su più livelli legati al cuore di un (doppio) personaggio in cerca di risposte. Proprio come noi.

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Qui sotto potete vedere il trailer di Moon Knight:

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