MILANO – Il nome Molly Bloom vi fa pensare all’Ulisse di James Joyce? Ottima cultura, ma sappiate che in questo caso siete fuori strada. Perché la Molly protagonista di Molly’s Game non è un personaggio fittizio, ma una vera ex sciatrice diventata celebre nei circoli più esclusivi come la «principessa del poker». Reiventatasi più volte da un capo all’altro dell’America, la donna è stata al centro di un processo federale, di un caso letterario e anche del film di Aaron Sorkin con Jessica Chastain. Ma prima di arrivare al biopic, c’è qualcosa che dovete sapere.

Innanzitutto spezziamo l’incantesimo: Molly non è una sportiva che ha visto infrangere i suoi sogni olimpionici a causa di un grave infortunio. Secondo quello che la stessa Bloom ha scritto nel suo memoir del 2014, Molly’s Game: The True Story of the 26-Year-Old Woman Behind the Most Exclusive, High-Stakes Underground Poker Game in the World!, non fu un rametto a sconvolgerle la vita ma una decisione precisa: a un certo punto Molly Bloom ha semplicemente scelto di abbandonare gli scii per iniziare una nuova fase della sua esistenza. Molto meno cinematografico, no?

Corrisponde invece al vero il fatto che dopo l’università, Molly Bloom si sia trasferita a Los Angeles ed abbia iniziato a fare la cameriera. Attraverso il suo capo, Reardon Green, è entrata in contatto con il mondo del poker clandestino fatto di puntate altissime, giocatori accaniti e tavoli verdi organizzati al Viper Room, il famigerato locale dove morì River Phoenix. Fra tutti i pokeristi del giro, ovvero imprenditori, atleti e celebrità del cinema, l’attenzione di Sorkin si concentra sul cosiddetto Giocatore X: un uomo affezionato più all’idea di distruggere la vita dell’avversario che all’opportunità di batterlo al gioco.

Nonostante Aaron in Molly’s Game abbia precisato che il soggetto in questione sia un’incarnazione di vari giocatori incontrati da Molly Bloom, più di un indizio porta a credere che dietro la sua misteriosa identità si nasconda Tobey Maguire. Qui e là nel film sentiamo infatti delle battute riferite a supereroi e green screen. Inoltre la stessa Bloom ha raccontato nero su bianco che fra i suoi clienti c’era proprio Maguire, insieme a Ben Affleck e Leonardo DiCaprio. Altre star coinvolte? I rumors parlano di Matt Damon, le gemelle Olsen e Macaulay Culkin, anche se gli interessati non hanno mai commentato la vicenda.

Se avete visto Molly’s Game a questo punto però viene da chiedersi: davvero la ragazza ha tenuto testa alla mafia italiana e anche ai gangster russi? A quanto pare sì, fino all’intervento dei federali nel 2013. Certo i guai di Molly con la giustizia erano già iniziati nel 2011, quando era finita sotto indagine perché un suo cliente era sospettato di essere a capo di una truffa finanziaria. Nel 2013 poi la donna era stata accusata di riciclaggio, estorsione, frode e gestione di sale da poker illegali. Pena massima? 10 anni. Scontati: uno, in libertà vigilata, con 200 ore di servizio alla comunità. Giusto in tempo per catturare l’attenzione di Hollywood con il memoir. Morale della favola? Fate il vostro gioco: se le carte sono buone, potreste avere Jessica Chastain come vostro alter ego al cinema!
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