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Maudie | L’arte di Sally Hawkins, Ethan Hawke e una pittrice dimenticata

Sally Hawkins e Ethan Hawke per il biopic dedicato alla pittrice Maud Lewis. Ecco perché recuperarlo

Ethan Hawke e Sally Hawkins in Maudie, inedito da riscoprire.
Ethan Hawke e Sally Hawkins in Maudie, inedito da riscoprire.

ROMA – Il civico numero 1 di Marshalltown, Nuova Scotia, a pochi passi dal ciglio di una stradina secondaria, diventò una metà di pellegrinaggio nella seconda metà degli Anni Sessanta. L’attrazione che radunava decine di persone attorno ad un’isolata e minuscola casetta in legno era un cartello con scritto: «Dipinti in vendita». A realizzarli una donna minuta e dal corpo invalidato da un’artrite reumatoide, Maud Lewis, divenuta una piccola celebrità locale grazie ad articoli e servizi televisivi. Tra i suoi clienti? Anche il Presidente Richard Nixon che le commissionò dei quadri per la Casa Bianca. La sua incredibile quanto modesta storia è stata raccontata qualche anno fa in Maudie – Una vita a colori – che potete trovare su AppleTV+, Prime Video e TIMVision – biopic inedito e decisamente poco conosciuto firmato da Aisling Walsh con una coppia d’attori d’eccezione: Sally Hawkins e Ethan Hawke.

Sally Hawkins è la pittrice canadese Maud Lewis.

Ambientato negli Anni Trenta, il film ripercorre la vita travagliata della protagonista, rimasta presto orfana e derubata dal fratello della sua parte di eredità. Costretta a vivere sotto l’ala asfissiante di una zia, Maud troverà la sua personale libertà in un annuncio affisso nella bacheca della drogheria cittadina: Everett Lewis, analfabeta pescivendolo ambulante cresciuto in orfanotrofio, era alla ricerca di una domestica. Poche settimane dopo i due erano marito e moglie. Lei si occupava della casa mentre lui si alternava tra i lavori più disparati per sbarcare il lunario. Collerico e rabbioso, non perdeva occasione per sminuirla – «Prima ci sono io, i cani, le galline e poi tu» – o alzare le mani su di lei.

Ethan Hawke e Sally Hawkins in una scena del film.

Ma quella raccontata dalla Walsh non è la storia di una vittima bensì di una cocciuta resistenza, di una positività a tratti fanciullesca. Una donna rifiutata dalla società e dalla sua stessa famiglia che trova rifugio e affermazione in un dito immerso nella vernice con cui dare forma alla sua immaginazione. Paesaggi naturali, fiori, alberi e animali sono i soggetti prediletti dalla pittrice che, tormentata dall’artrite, ritrarrà quotidianamente su ogni superficie disponibile, tanto da trasformare quella casa di una sola stanza in un’opera d’arte dove finestre, scalini e persino padelle erano testimoni tangibili del suo proficuo talento.

Un’immagine di Maudie.

Circondata dai suoi disegni, la pittrice canadese non si limiterà ad ampliare i confini delle tele ricavate da sottili tavolette di legno ma addolcirà anche il carattere di quel marito burbero e manesco che, come lei, non aveva mai ricevuto amore. Due modi diversi di reagire agli ostacoli della vita, «una coppia di calzini spaiati». Un film di attori dove la riuscita si gioca tutta nelle prove fisiche della Hawkins e di Hawke che fanno del corpo il mezzo attraverso cui raccontare i rispettivi personaggi. Due esistenze accumunate da abbandono, rifiuto e dolore che Maud Lewis trasformerà in dipinti dai colori brillanti, dove non esistono ombre.

 

 

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