MILANO – A qualcuno non dirà forse nulla il nome, ma per noi di Hot Corn Nicolas Bedos, già dai tempi di Un amore sopra le righe, è sempre stata una grande promessa del cinema francese e non solo, anche prezioso drammaturgo per il teatro (ne abbiamo parlato qualche settimana fa). Per il momento, non sta deludendo affatto le aspettative delle tante star d’oltralpe che a lui si stanno affidando per essere dirette. E per il suo ultimo film, Masquerade – Ladri d’amore, in streaming su NOWtv e Prime Video dopo essere stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes ormai tre anni fa, Bedos riunisce un cast stellare che spazia da Pierre Niney a François Cluzet passando per Marine Vacht e Laura Morante fino ad arrivare alla divina Isabelle Adjani.

La storia è quella di Adrien (Niney) un attraente ballerino che, a seguito di un incidente, ha dovuto lasciare la danza e vive adesso in una sontuosa villa in Costa Azzurra mantenuto da Martha (Isabelle Adjani), una vecchia gloria del cinema. La sua esistenza subirà uno scossone a partire dall’incontro con Margot (Vacht), una femme fatale che presto lo convincerà a metter su una truffa ai danni del ricco imprenditore Simon (François Cluzet). Altre due donne verranno coinvolte in questo turbinio di ambizioni e menzogne: la moglie di Simon (Emmanuelle Devos) e una vecchia amica di Adrien (Laura Morante).

Ça va sans dire, è sul cast che Nicolas Bedos punta tutte le sue carte per una pellicola in sospeso tra commedia e thriller. Ritroviamo Pierre Niney in un ruolo non dissimile da quello in Amanti di Nicole Garcia, pur rischiando, proprio per questo motivo, l’effetto déjà vu. Marine Vacht non è più soltanto giovane e bella, come nel titolo del suo film più noto, ma è diventata semplicemente irresistibile e inarrivabile nel suo pericoloso fascino. François Cluzet sta vivendo una stagione d’oro dopo esser stato protagonista di Un’ombra sulla verità e Sì Chef, La Brigade. Isabelle Adjani gioca un po’ a far la parodia di se stessa e tratteggia una figura che, in tanti aspetti, ci ricorda la meravigliosa e decadente Norma Desmond della Swanson in Viale del Tramonto. Laura Morante dà l’ennesima conferma della sua eccezionalità interpretando un ruolo molto cinico e abbastanza diverso da ciò a cui ci ha abituati.

E poi c’è Nizza, la meraviglia debordante della Costa Azzurra – “Un posto soleggiato per gente ombrosa” -, nonché l’opulenza e l’ozio di una classe sociale vogliosa di aggrapparsi a un tempo andato, ma oltremodo patetica nella sua sterile ostentazione. Masquerade è evidentemente un film molto ambizioso per cast, omaggi cinefili, location, arredamenti, budget, ma soprattutto per una struttura narrativa che incrocia a più riprese le vicende dei diversi personaggi nei suoi 140 minuti di durata. In questa pellicola su raggiro, farsa e ambizione, nulla è veramente come sembra.

Bedos firma un affresco sullo squallore di una società così ferma nelle sue posizioni e nei suoi privilegi da farsi stregare, anche con esagerata ingenuità, dalla giovinezza che non le appartiene più. E in un gioco liquido di ribaltamenti di prospettiva e di antipatia generale verso tutti i personaggi, si fa fatica a decidere per chi patteggiare operando tutti, senza distinzione di sorta, in un sistema imprescindibilmente corrotto. Peccato che Bedos non abbia qui forse la potenza del suo esordio Un amore sopra le righe, né tantomeno la brillantezza di scrittura del suo capolavoro La belle époque. Questo Masquerade è a tratti un interessante esercizio di stile che, tuttavia, rischia di implodere nelle sue premesse. Per quanto la trama regga così come il suo meccanismo narrativo, permane la sensazione di una pellicola non pienamente riuscita e con una scrittura manierata prevalente sull’originalità. Comunque un viaggio di cinema a cui abbandonarsi e dentro cui sognare…
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