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Madame Web | Dakota Johnson, S.J. Clarkson e le nuove frontiere della Marvel

Isabela Merced, Tahar Rahim, Sydney Sweeney e una speranza per il futuro. Ma la storia da dove arriva?

Tahar Rahim nei panni di Ezekiel Sins, il villain di Madame Web di S. J. Clarkson, ora al cinema con Sony Pictures
Tahar Rahim nei panni di Ezekiel Sins, il villain di Madame Web di S. J. Clarkson, ora al cinema con Sony Pictures

ROMA – «Nel frattempo, in un altro universo…». Chi è Cassandra Web? Un paramedico di Manhattan, a seguito di un incidente quasi mortale si scopre in possesso di poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del passato, Cassandra stringe un legame con tre giovani donne – Julia, Anya e Mattie – destinate a un futuro straordinario di super-poteri ragneschi, ma che dovranno sopravvivere alla minaccia di un misterioso individuo dotato del senso di ragno: Ezekiel Sims. Madame Web di S. J. Clarkson è l’origin story di una delle eroine più enigmatiche e iconiche dei fumetti Marvel. Quella Cassandra Webb nata dalla penna di John Romita Jr., e dall’intuizione di Denny O’Neil nell’albo The Amazing Spider-Man #210 del novembre 1980, ma non solo.

Dakota Johnson in un momento di Madame Web
Dakota Johnson in una scena di Madame Web

Madame Web segna, infatti, l’ingresso nel SSU – Sony’s Spider-Man Universe nato in sinergia con il Marvel Cinematic Universe nel 2016 – e che dal chiacchierato Spider-Man 4 di prossima uscita dovrebbe trovare maggiori punti di contatto con con lo Spidey di Tom Holland – di Julia Carpenter e Mattie Franklin, vale a dire la seconda e la terza Donna Ragno dopo la prima, unica e sola Jessica Drew. Ma soprattutto di Anya Corazon aka Araña e di quell’Ezekiel Sims anti-eroe mitologico, prima alleato e poi avversario del fumettistico Spider-Man, qui sacrificato e depotenziato per ragioni narrative. E basterebbe questo, in effetti, ad accendere i riflettori su di una pellicola che prova ad alzare l’asticella della qualità e delle intenzioni dopo lo (s)cult Morbius.

Celeste O'Connor, Isabela Merced, Sydney Sweeney e Dakota Johnson in un momento del film
Celeste O’Connor, Isabela Merced, Sydney Sweeney e Dakota Johnson in un momento del film

Anche solo tenendo di un cast che se nei ruoli principali vede interpreti del calibro di Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott, tra secondari e semplici cameo si fregia di volti noti del piccolo schermo come Kerry Bishé, Zosia Mamet e perfino una sorprendente Jill Hennessy che i fan affezionati di Law & Order ricorderanno benissimo. Madame Web, però, tende ad arrancare, ora nel macchinoso – ma ingegnoso – racconto per immagini della chiaroveggenza, ora in un intreccio imbrigliato che vive però, sottotraccia di un’invidiabile cuore narrativo da b-movie di razza. Pensateci un attimo: una chiaroveggente costretta, suo malgrado, a proteggere tre adolescenti da un folle meta-umano impegnato in una caccia alla donna per tutto lo stato di New York.

Sydney Sweeney è Julia Carpenter, la futura "seconda" Donna Ragno
Sydney Sweeney è Julia Carpenter, la futura Donna Ragno

A mancare, purtroppo (e ovviamente nda), è il sapore e l’odore di quel tipo di cinema, specie nella scelta della Columbia Pictures di affidare un concept simile, dalle potenzialità (quasi) illimitate, a una S.J. Clarkson attivissima sul piccolo schermo (Anatomia di uno scandalo, Collateral, Jessica Jones, Life on Mars, Dexter, per citarne alcune) ma letteralmente all’asciutto su quello grande. E ne risente, infatti, l’immagine e lo sviluppo di Madame Web, incentrato più sulla definizione delle relazioni tra gli agenti scenici – quelli, si, compiuti, definiti, nelle caratterizzazioni e nella loro crescita – ma non tanto in termini di atmosfere e dettagli di quello che in origine sarebbe dovuto essere un survival thriller paranormale su base cinecomic e per cui forse avrebbe fatto maggiormente giovato una mano registica più esperta.

Celeste O'Connor è Matte Franklin, la terza Donna Ragno
Celeste O’Connor è Matte Franklin, la terza Donna Ragno

Qualcosa percepita dalla stessa Johnson che in effetti, dal primo trailer ufficiale distribuito da Columbia Pictures, ha cercato di dissociarsi gradualmente da Madame Web. A partire da alcune perplessità circa la lavorazione («Non ho mai fatto un film in cui sei su un blue screen e ci sono finte esplosioni che esplodono e ti comporti come se ci fosse per davvero. È stato assolutamente folle!. Pensavo: Non so se andrà bene, spero solo di aver fatto un buon lavoro»), passando per una battuta al Saturday Night Live divenuta presto virale («È come se una A.I. avesse generato il film preferito del vostro fidanzato: è un film Marvel e c’è Sydney Sweeney, che altro vi serve?») sino alla scelta rumorosa di abbandonare la propria agenzia di talent, la WME, per la CAA.

Isabela Merced è Anya Corazon aka Araña in un momento di Madame Web
Isabela Merced è Anya Corazon aka Araña

Se la valutiamo come pura e semplice origin story, però, Madame Web funziona eccome! Specie per quel frame finale che lascia intendere la concretizzazione degli incubi di Sims: la nascita del super-team delle Donne Ragno. E poco importa se non è ancora del tutto chiaro in quale linea dello Spider-Verse sta andando ad inserirsi come prequel, Madame Web si presenta oggi proiettandosi subito nel futuro di un Multiverso, quello targato Marvel e Sony, sempre più colorato e in continuo mutamento.

  • OPINIONI | Madame Web, la recensione
  • OPINIONI | The Marvels, la rinascita del Marvel Cinematic Universe
  • VIDEO | Qui per il trailer del film 

 

 

 

 

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