MILANO – «No, non mi serve a nulla questo premio da sola. Ho bisogno dell’appoggio degli italiani. Mi sento più che mai bisognosa di energia e spero che la nomination porti questo, perché purtroppo arriva anche in un momento in cui la gioia contrasta con le difficoltà che stiamo vivendo». Comincia così la conferenza stampa via Zoom, con Laura Pausini che, tra una risata e l’altra, riflette e commenta la sua nomination agli Oscar per Io sì (Seen) come Miglior Canzone Originale per La vita davanti a sé di Edoardo Ponti. Un momento unico per la cantante, che ha cominciato a raccontare di come ancora fatichi a credere alla nomination, il punto più alto di una carriera iniziata nel 1993 a Sanremo. Ecco cos’ha raccontato durante l’incontro.
LA MIA PRIMA REAZIONE – «Non so che cosa abbia di particolare la mia vita. Da quando ho vinto Sanremo mi chiedo continuamente “perché?”. So anche però che da quel giorno dentro me è nato il desiderio di non accontentarmi e di essere come un’atleta: disciplinata e impegnata. Ho sempre cercato di fare il meglio, a volte ho sbagliato, ma quello che sento e che ho sentito quando ho vinto il Golden Globe e con questa nomination sono cose talmente più grandi di quello che ho sognato nella mia vita che non so come prenderle. A volte mi sento piccola, ma ogni volta penso che tutto questo non significa affatto essere arrivata ma ricominciare, o cominciare, qualcosa di nuovo che ancora non conosco…».
IO & SOPHIA – «Ovviamente sono molto grata a Sophia Loren perché è stata proprio lei a scegliermi, con suo figlio Edoardo (Ponti, il regista, nda), per La vita davanti a sé. Sapendo che la canzone era il proseguimento del suo messaggio ha cercato una voce che potesse essere la sua voce, come se fosse lei a cantare e questo è incredibilmente emozionante. Ho vissuto un viaggio incredibile e sentire Sophia telefono che mi fa i complimenti è stato uno dei momenti più belli di tutto questo percorso.
Purtroppo sono emozioni contrastanti con quello che viviamo, e che forse per questo diventano ancora più grandi. Io ringrazio Sophia perché le devo tutto. Con Edoardo ci sono stati mesi di lavoro in cui, per la prima volta, mi sono lasciata dirigere, anche nella parte cantata. Non lo faccio mai. E devo ringraziare Niccolò Agliardi (autore del testo, nda) che mi ha aiutato e ha accettato di scrivere questa canzone con me, lavorando e scambiandoci idee…».
NEL NOME DEL PADRE – «Come avete visto sui social, questa nomination la dedico al mio babbo, perché ho iniziato con lui a casa, da piccola. Lui è un musicista e un cantante, ha lavorato per anni nelle orchestre romagnole e quando ero adolescente ha deciso di iniziare una sua carriera facendo piano bar. Sì, è stato lui a spiegarmi perché le canzoni sono importanti per la vita delle persone e ancora lui che mi ha sempre detto che i miei sogni erano troppo piccoli, perché mi bastava fare piano bar, da sola. E no, non ho mai neanche sognato di andare a Sanremo, figuriamoci arrivare agli Oscar. Quindi questa candidatura io la dedico a quell’uomo lì, perché probabilmente l’Oscar se lo meriterebbe più di me…».
- Niccolò Agliardi: «Il Golden Globe e Laura Pausini»
- Sophia Loren: «Il mio ritorno sul set»
Qui potete vedere il video di Io sì/Seen:
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