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Juliette Binoche: «Incroci sentimentali, Claire Denis e il bisogno di sorprendersi»

L’attrice racconta a Hot Corn la sua terza collaborazione con la regista, tra libertà e coraggio

Juliette Binoche
Juliette Binoche

ROMA – Maglione e montatura degli occhiali neri e un caschetto irregolare che testimonia il gesto che lei e altre colleghe francesi hanno fatto in solidarietà con le donne iraniane. «Un gesto umano prima che politico. La libertà deve essere ovunque» sottolinea Juliette Binoche quando la incontriamo su Zoom per parlare di Incroci sentimentali, il nuovo film di Claire Denis in sala dal 17 novembre con Europictures. La terza collaborazione con la regista, dopo L’Amore secondo Isabelle e High Life, in cui la Binoche interpreta Sara, una donna matura in una relazione stabile con Jean (Vincent Lindon). I due convivono da diversi anni, il loro amore li rende felici e si fidano reciprocamente l’uomo dell’altro. Ma una mattina Sara incontra François (Gregorie Colin), l’uomo che le ha presentato il suo compagno e che un tempo ha lasciato senza alcuna esitazione…

LA STORIA «Quello che cerco di fare è di iniziare sempre scavando all’interno di un personaggio. Anche se c’è una scrittura, il lavoro che devo fare è tra quello che risveglia in me e quello che la mia sensibilità riesce a stabilire in termini di contatto con i vari ruoli. Il fatto di aver già lavorato su un testo di Claire Denis e Christine Angot per L’Amore secondo Isabelle mi ha fatto subito venire voglia di partecipare a questo film. Sapevo che era una storia realmente accaduta alla sceneggiatura ma ho capito anche che Claire voleva distanziarsene e trasformarla nella sua storia e nel suo film. All’inizio mi sembrava che il racconto ruotasse attorno al personaggio femminile, come nel romanzo, ma poi Claire ha focalizzato la storia più sui due uomini perché aveva una compassione per l’uomo tradito ed era importante per lei rispettare la sua vita».

Juliette Binoche e Vincent Lindon

LA SCRITTURA «In questo film la scrittura di Christine è estremamente precisa. È vero che Vincent Lindon si concedeva molte più libertà. Ha detto fin dall’inizio che avrebbe aggiunto parole e modificato i dialoghi. Ma per me era una partitura di pianoforte. Dovevo seguire alla lettera ogni parola perché non è improvvisazione. Si tratta di un linguaggio immerso in una scrittura letteraria. Così, per deontologia e amore del testo scritto ho seguito la scrittura. Ciò non toglie che nell’interpretazione ho voluto essere libera. Ho una linea direttrice interiore e via via che si rivela manifesto delle note diverse. Amo che ci sia sempre una componente di sorpresa, non si può prevedere tutto. Come nella vita, quando c’è troppa voglia di controllare le cose, si risulta falsi».

Juliette Binoche
Juliette Binoche in una scena del film

LA LIBERTÀ «Il personaggio femminile in questa storia esige una libertà e non perché ama di più l’uomo con cui vive, ma perché ha l’impressione che se non fa fino in fondo in questa storia è come seppellirsi da sola. E lei invece vuole essere autentica rispetto alle sensazioni e ai sentimenti che prova. Rimane folgorata ed esige di essere libera. Per amore nei confronti di Jean e di se stessa. Ricordo un regista con cui lavoravo e che provava dei sentimenti nei miei confronti una volta mi disse: “Non posso mettere il mio cuore in frigorifero”. Ho trovato fosse interessante il fatto che ci fosse un rispetto in quanto persona a quello che si può provare in termini di sentimenti. Ovviamente non va bene tradire una persona, all’interno di una coppia c’è un’etica. E questa storia in particolare c’è una sorta di coraggio ad affrontare se stessi. Sara stessa è sorpresa da quello che prova».

Un’immagine di Incroci sentimentali

IL CORAGGIO «Mi è successo di essere innamorata di due persone quando ero giovanissima. Fu un vero incubo. Da attrice mi interessava tornare su questo tema che rappresenta un’esperienza comune a tante persone. È una lacerazione interiore insopportabile. Mi ha interessato immedesimarmi in questa donna per capire cosa rievocava in me. Avere il coraggio di vivere questi amori impossibili che spezzano la storia perché lei capisce la perversità dell’amante di mettere piede in casa sua. E l’amicizia tra i due uomini segna una sorta di possesso da parte di tutti e due che la tengono in pugno. Sono nemici e anche completamente complici. E queste contraddizioni sono perverse così lei prende le distanze».

Juliette Binoche è Sara

CLAIRE DENIS «Quando faccio un film ho voglia di esserci al 100%. Per alcuni questa interezza è quasi eccessiva perché è una sorta di passione. Per me è un modo di essere, di vivere. Credo che Claire anche abbia un atteggiamento di questo tipo. Quando è se stessa è completamente immersa, non può dividersi. Nel suo modo di filmare ha bisogno di amore. È una sua peculiarità. Nel suo modo di posare il suo obiettivo su un volto deve essere in comunione e deve amare le angolazioni, la luce, lo sguardo. È il suo modo di riuscire a trasformare una realtà in una forma artistica».

Juliette Binoche e Vincent Lindon
Juliette Binoche e Vincent Lindon in Incroci Sentimentali

IL CINEMA ITALIANO «Mi domando cosa stia accadendo nel cinema italiano. Avete la cinematografia più bella del mondo, Fellini, Pasolini, Rossellini, e non capisco cosa stia accadendo. La storia del cinema italiano non sembra essere all’altezza. Non capisco come per le grandi città non ci siano sale che mostrino questi film che fanno parte della Storia del cinema. Per noi è facile vederli in sala in Francia. È un mistero l’Italia vista da noi perché avete degli archivi che ispirano il mondo intero ma non sembra esserci l’amore di volerli rivedere. Dovrebbe esserci una legge del Governo, il Ministro della Cultura dovrebbe promuovere dei programmi nelle grandi città italiane con dei cinema che programmino costantemente dei capolavori del cinema italiano. Sono fonti d’ispirazione costante. Bisogna avere questa base. Non si può dimenticare la propria Storia».

Una scena del film di Claire Denis

VINCENT LINDON «Sul set con Vincent non è stato sempre facile. Ha un modo di lavorare che è in una specie di improvvisazione costante. Non trovavo i punti di riferimento, non sapevo quando si sarebbe interrotto. È stato difficile trovare un accordo, ma con grande coraggio abbiamo cercato di arrivare in fondo al film. Confesso che è stato uno dei film più difficili che ho girato con un partner molto diverso da tutti quelli conosciuti nella mia carriera».

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Qui sotto potete vedere il trailer di Incroci sentimentali:

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