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Il Concorso | Keira Knightley, gli anni Settanta e una commedia orgogliosamente femminista

Un grande cast e una storia vera. Passato male in Italia, ecco perché recuperarlo in streaming

Il concorso
Keira Knightley e il cast de Il Concorso in posa.

MILANO – Penalizzato dal COVID prima e da un’uscita italiana un po’ debole, Il Concorso – diretto da Philippa Lowthorpe, con Keira Knightley e Gugu Mbatha-Raw – è invece un film assolutamente da recuperare per conoscere una storia decisamente poco nota (purtroppo). La pellicola ripercorre infatti un bel frammento della storia del femminismo nell’Inghilterra del 1970, quando un gruppo di donne sabotarono la finale del concorso Miss Mondo in diretta mondiale occupando il palco. Nello stesso momento, fuori dalla Royal Albert Hall si svolgeva una protesta contro la mercificazione del corpo femminile. Una storia vera – e quantomai attuale visti i tempi – che sullo schermo finisce per trovarsi a metà tra un dramma e una godibile commedia e che lavora su più livelli, proprio come su più livelli da sempre si batte il femminismo.

Keira Knightley e Gugu-Mbata Raw ne Il Concorso
Keira Knightley e Gugu-Mbatha Raw in una scena de Il Concorso

Il concorso è ovviamente un film unico, eppure al suo interno si potrebbero riconoscere due opere distinte. La prima centrata sulla lotta per la liberazione delle donne, la seconda sulla partecipazione delle donne di colore (altro fronte) a concorrere per il titolo di Miss Mondo. E lentamente, i due film si ritrovano a girare nella stessa orbita, in un modo così naturale e sottile – ma allo stesso tempo potente – che sembra possano collidere da un momento all’altro, spinti dall’importanza dell’argomento. Dopo tanta TV alla BBC, Philippa Lowthorpe alla sua seconda regia è abile nell’aggiungere un tocco delicato e leggero alla serietà con cui la discussione andrebbe trattata. E soprattutto nel dare una voce a tutti i personaggi, anche a quelli che passano meno tempo sullo schermo.

Una scena de Il Concorso
Un altro momento de Il Concorso

Una profonda umanità pervade la pellicola, mentre Sally Alexander (Keira Knightley) si ritrova alle prese con un futuro che sembra già segnato per la figlia e Jennifer Hosten (Gugu Mbatha Raw) dipinge tutto il conflitto – interiore ed esteriore – con l’essere una donna nera in un concorso pensato unicamente per le donne bianche. Dagli anarchici al regime dell’apartheid in Sud Africa, dall’abbattimento del patriarcato alle discriminazioni in un mondo accademico misogino (come oggi) e, sullo sfondo, la guerra del Vietnam. Insomma, tutta la potenza e la complessità del 1970, figlio delle rivoluzioni culturali degli anni precedenti che esplode improvvisamente, proprio come esplode la rabbia di tutte le donne stanche di essere oggettificate, di essere considerate unicamente per il piacere degli uomini, di non essere libere.

Keeley Hawes e Rhys Ifans ne Il Concorso
Keeley Hawes e Rhys Ifans ne Il Concorso

E allora ecco che mentre le organizzazioni femministe preparano la loro invasione, le partecipanti (o almeno alcune di loro) iniziano a rendersi conto della futilità di quel mondo, creato unicamente per gli uomini. Minuto dopo minuto, Il concorso (lo trovate su Prime Video, Apple TV+ e CHILI) diventa un omaggio azzeccato all’impatto che grandi donne come Sally Alexander e Jo Ann Robinson (interpretata da Jesse Buckley, fenomenale) hanno avuto su una società che ha ancora molta strada da fare. Un altro tassello nella grande ricostruzione cinematografica della storia del movimento femminista. Da non perdere. Anche perché, qualsiasi film che si conclude con «I tentativi di abbattere il patriarcato sono ancora in corso» merita di essere visto…

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