ROMA – Nelle foreste che costituiscono il confine verde tra Bielorussia e Polonia, i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano di raggiungere l’Europa si trovano intrappolati in una crisi geopolitica architettata dal dittatore bielorusso Aljaksandr Lukašėnko. Nel tentativo di provocare l’Europa, i rifugiati sono attirati al confine dalla propaganda che promette un facile passaggio verso l’UE. Pedine di questa guerra, le vite di Julia, un’attivista, di Jan, una guardia di frontiera, e di una famiglia siriana. Parte da qui Green Border, il nuovo film di Agnieszka Holland che – trent’anni dopo la Germania nazista di Europa Europa – continua a raccontare delle scelte morali che le persone si trovano ad affrontare. Al cinema dall’8 febbraio con Movies Inspired.
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