ROMA – Nelle foreste sul confine tra Bielorussia e Polonia, i rifugiati provenienti da Medio Oriente e dall’Africa che cercano di raggiungere l’Europa si trovano intrappolati in una crisi geopolitica architettata dal dittatore bielorusso Aljaksandr Lukašėnko. Nel tentativo di provocare l’Europa, i rifugiati sono attirati al confine dalla propaganda che promette un passaggio verso l’UE. Pedine di questa guerra, le vite di Julia, un’attivista, di Jan, una guardia di frontiera, e di una famiglia siriana si intrecciano. Parte da qui Green Border di Agnieszka Holland che abbiamo incontrato in occasione del XXVII Edizione del Tertio Millennio Film Fest per farci raccontare la lavorazione del film (che vedremo al cinema dall’8 febbraio con Movies Inspired) ma anche parlare della situazione in Palestina e delle sue guide registiche.
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