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Ghostbusters: Minaccia Glaciale | Paul Rudd, Bill Murray e un (gradito) ritorno alle origini

Vecchi e nuovi Acchiappafantasmi, New York e un villain temibile. Al cinema dall’11 aprile

La gang degli Acchiappafantasmi al gran completo, per Ghostbusters: Minaccia Glaciale, di Gil Kenan, al cinema dall'11 aprile con Eagle Pictures
La gang degli Acchiappafantasmi al gran completo, per Ghostbusters: Minaccia Glaciale, di Gil Kenan, al cinema dall'11 aprile con Eagle Pictures

ROMA – In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, il nuovo capitolo della saga degli Acchiappafantasmi firmato Gil Kenan, la famiglia Spengler-Grooberson di Gary (Paul Rudd), Callie (Carrie Coon), Trevor (Finn Wolfhard) e Phoebe (Mckenna Grace) torna dove tutto è iniziato: l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali, Peter Venkman (Bill Murray), Ray Stantz (Dan Aykroyd) e Winston Zeddemore (Ernie Hudson), che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

McKenna Grace, Carrie Coon, Paul Rudd e Finn Wolfhard in una scena di Ghostbusters: Minaccia Glaciale
McKenna Grace, Carrie Coon, Paul Rudd e Finn Wolfhard in una scena di Ghostbusters: Minaccia Glaciale

Al cinema dall’11 aprile con Eagle Pictures, Ghostbusters: Minaccia Glaciale vive di un particolare tempismo. Arriva, infatti, a quarant’anni di distanza dall’immortale capostipite, a trentacinque da Ghostbusters II, nell’anno del centenario della casa produttrice Columbia Pictures e a dieci anni dalla scomparsa di Harold Ramis. Senza dimenticare quella di Ivan Reitman, avvenuta due anni e due mesi prima dell’uscita di Minaccia Glaciale, a cui il figlio Jason – già regista di Legacy e co-sceneggiatore del film – con Kenan (si sono invertiti i ruoli) avevano pitchato il concept dell’atteso sequel ottenendo la sua completa benedizione. Specie per l’ispirazione alla base, riecheggiante – più che alla saga originaria – a The Real Ghostbusters – I veri Acchiappafantasmi, la leggendaria serie animata del 1986.

Un gradito ritorno: Slimer l'inzaccheratore!
Un gradito ritorno: Slimer l’inzaccheratore!

Una reference di cui Kenan e Reitman ci danno tre chiari indizi nello sviluppo della pellicola: l’ex-segretaria Janine Melnitz (Annie Potts) promossa ad Acchiappafantasmi a pieno titolo, il buon vecchio Slimer di belushiana memoria che proprio non vuole saperne di lasciare la Caserma degli Spengler, e l’estetica di Lars Pinfield (James Acaster) rievocativa dell’Egon Spengler animato. E quindi Ghostbusters: Minaccia Glaciale, che vede Kenan e Reitman passare dal contesto dell’Oklahoma rurale di Legacy – e con essa la celebrazione di Harold Ramis come prezioso, funereo e commuovente filo conduttore del racconto – alle strade New York in cerca di un’identità filmica da dare alla saga. E in parte ci riescono pure, specie nei toni meno nostalgici, cupi e più tipicamente comici di questo nuovo capitolo.

Il temibile Garraka in una scena del film
Il temibile Garraka in una scena del film

Che poi parte pure bene e forte Ghostbusters: Minaccia Glaciale, con una sequenza a bordo dell’iconica Ecto-1 che in realtà, nonostante le premesse, la si vede pochissimo sfrecciare tra le strade di New York lungo tutta la narrazione. A quel punto, però, il racconto si ingolfa in una commedia avventurosa squilibrata ed equamente scissa tra l’anima familiare da coming-of-age di Phoebe (secondaria) e quella fantastica (primaria) che tuttavia, complice un montaggio dal respiro dosato, fa tanta fatica a decollare nei primi due atti. Quando lo fa però, nel terzo, Kenan e Reitman ci regalano un Garraka villain mitologico, temibile, cattivissimo, angosciante e dalla backstory incisiva, che avrebbe meritato decisamente molto più spazio scenico (e di cui sarebbe gradito il ritorno nda).

Ernie Hudson e Bill Murray in un momento di Ghostbusters: Minaccia Glaciale
Ernie Hudson e Bill Murray in un momento di Ghostbusters: Minaccia Glaciale

Il resto è la nostalgia che in un finale intriso di buoni sentimenti, ridotto all’osso e da cinema d’assedio, fa capolino, con un Bill Murray a cui bastano tre battute in puro stile Venkman per rubare la scena a tutti e per ricordarci perché proprio non abbiamo mai smesso di amare la quarantennale saga di Ghostbusters. Certo, forse un (piccolo) passo indietro rispetto al sottovalutato Legacy, ma quello di Minaccia Glaciale, è senz’altro un piacevole ritorno. Quello di vecchi e nuovi Acchiappafantasmi che armati di zaino protonico, continuano a lasciare a bocca aperta intere generazioni di spettatori.

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