in

Blow | Johnny Depp, George Jung e l’incredibile vita che ha ispirato il film

Il biopic di Ted Demme, la vita di George Jung, e poi Pablo Escobar e la scomparsa nel 2021…

Blow
Johnny Depp e Penélope Cruz sono i protagonisti di Blow

MILANO – «Che tu possa avere, sempre, il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle…». Se avete già visto Blow è praticamente impossibile che non abbiate sentito una fitta allo stomaco quando Johnny Depp e Ray Liotta pronunciano questa frase in uno dei momenti più belli del film e uno dei più intensi del loro rapporto padre e figlio. Quello che però molti non sanno è che il biopic di Ted Demme dedicato all’avventurosa vita del narcotraffricante George Jung ha aggiunto solo un po’ di poesia alla folle, eccessiva, pericolosa ed assolutamente vera storia di El Americano, ovvero il vero George Jung che ha anche pubblicato un libro qualche tempo fa (ve ne avevamo parlato qui).

Blow
Jonny Depp nei panni di George Jung in Blow

Sì, perché a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, ovvero quando Pablo Escobar era il signore indiscusso dei traffici di droga di mezzo mondo, ci fu qualcuno più folle di lui che non si tirò indietro pur di entrare in affari con il cartello di Medellìn. Lui era George Jung: americano, classe 1942, figlio di una normale famiglia borghese, con una scarsa passione per lo studio e doti da leader che lo facevano eccellere nelle partite di football scolastico. I suoi problemi con la legge però cominciarono molto presto: fu arrestato per adescamento alla prostituzione ancora prima di diplomarsi.

Blow
Una scena di Blow

Arrivato all’università scoprì la marijuana e, quando nel 1967 incontrò l’amico d’infanzia Tuna, iniziò a smerciarla dal New England alla California per poi ampliare sempre di più la sua rete e raggiungere così le Fiji e il Messico. Il guadagno mensile? 250 mila dollari. Le cose sembrarono andare per il meglio, secondo gli standard di un criminale, fino a quando un pusher fece arrestare Jung con la speranza di vedere ridotta la propria pena. Beccato in possesso di 330 kg di marijuana, la star del fumo – così come George si definiva – finì in prigione. La sentenza? 26 mesi di carcere.

Johnny Depp
Depp in scena con Penélope Cruz che interpreta la moglie di George, Mirtha

E qui arrivò il plot twist che neanche gli sceneggiatori di Blow, David McKenna e Nick Cassavetes, avrebbero potuto inventarsi: il compagno di cella di George fu Carlos Lehder, niente meno che uno dei cofondatori del potentissimo cartello di Medellìn, guidato dal patron Pablo Escobar. Pagato il conto con la giustizia, George e Carlos decisero di mettersi in affari. Per mesi i due fecero volare chili di cocaina dalla Colombia alla California. Ma siccome non c’è onore fra i ladri, a un certo punto Carlos decise di liberarsi di George, prima per continuare a fare i affari in proprio e poi per evitare l’estradizione. Bastò una soffiata giusta per fare arrivare gli uomini della DEA direttamente nella casa di Jung a Nauset Beach.

George Jung Blow
La copertina di Blow, il libro di Bruce Porter su George Jung.

Dopo quella volta George tentò di condurre una vita normale per amore della figlia e della moglie Mirtha (Penélope Cruz, prima di essere l’amante di Pablo in Escobar – Il fascino del male). Quando ci furono di mezzo 796 kg di cocaina, Jung però non si tirò indietro e allora furono i federali a fermarlo. Condannato nel 1994 a 60 anni di carcere, George poi è diventato un uomo libero e ha ammesso che la prigione gli ha salvato la vita. Riallacciati i rapporti con la figlia Kristina, “El Americano” è diventato un anti-eroe pop grazie all’interpretazione di Depp e al libro di Bruce Porter, che ha raccontato la vita di Jung riassunta così nel titolo:«Blow: Come un ragazzo di una piccola città ha guadagnato 100 milioni di dollari con il cartello della coca di Medellín e ha perso tutto». Roba da film. No? Jung è morto il 5 maggio del 2021 all’età di 79 anni.

  • Volete rileggere altre Storie? Le trovate qui
  • VIDEO | Il vero George Jung:

Lascia un Commento

Ricomincio da capo

Ricomincio da capo | Bill Murray, Harold Ramis e i trent’anni della marmotta

Da Scarface a Carlito’s Way | Una serata a Roma per celebrare Al Pacino