MILANO – Dalla sua presentazione al Festival di Cannes dove è stato premiato con la Palma d’Oro come Miglior Film, Parasite del sudcoreano Bong Joon Ho è diventato un vero e proprio caso. Osannato dalla critica, chiamato a rappresentare la Corea agli Oscar, un successo al botteghino e già inserito nella lista dei migliori film dell’ultimo decennio. Merito di una sceneggiatura perfetta in cui ogni elemento è studiato ed amalgamato con millimetrica precisione. Esattamente come la villa in cui è ambientato il film che, tra ironia, grottesco e dramma, racconta la lotta di classe attraverso la contrapposizione di due famiglie agli antipodi per estrazione sociale.
E come per Okja, Bong Joon Ho torna a collaborare con Jung Jaeil per la colonna sonora del film. Ben venticinque tracce che alternano musicalmente le varie anime di Parasite. Dalle atmosfere sinistre di On the way to rich house o The Family is busy al piano ipnotico di Opening passando per la melodia giocosa di Conciliation I e quella malinconica di Ending. Uno score influenzato dalla musica classica di cui ne è esempio lampante l’orchestrale The Belt of Faith. Ma tra archi, piano e violino c’è spazio anche per una sorpresa inaspetatta. Quale? Beh, dovrete ascoltare la colonna sonora di Parasite per scoprirlo da voi. Buon ascolto!
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Qui potete ascoltare la colonna sonora di Parasite:
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