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Da Raw a Dopo l’Amore | I film (francesi) da vedere durante Cannes 74

Ovvero: Leos Carax prima di Annette o Julia Ducournau prima di Titane…

Raw di Julia Ducournau. A Cannes 74 presenta Titane
Raw di Julia Ducournau. A Cannes 74 presenta Titane

MILANO – Gli occhi di tutti i cinefili del mondo sono puntati sul festival di Cannes e sulle nuove perle del cinema d’autore internazionale. Da par nostro, tiferemo per l’Italia e i Tre Piani del nostro Nanni Moretti ma, come promesso, terremo d’occhio anche i registi francesi in concorso. In questo secondo French Touch in omaggio a Cannes vi raccontiamo cinque film di altri cinque registi francesi (o quasi) presenti in Concorso recuperabili su CHILI: i primi cinque li trovate qui.

GLI AMANTI DEL PONT-NEUF – Il leggendario Leos Carax apre le danze in Croisette con il suo sesto film in quarant’anni di carriera. Ogni nuova produzione di quest’artista è giustamente un evento: lo era stato anche nel 1991 il suo Gli amanti del Pont-Neuf, ai tempi il più costoso film della storia francese. Siamo a Parigi nell’estate 1989: la capitale festeggia il bicentenario della rivoluzione, mentre due amanti scapestrati danzano leggiadri sul Pont-Neuf e fanno surf sulla Senna. Due ombre nella luce inebriante della notte parigina vivono un amore selvaggio e apparentemente senza vincoli. Dovranno ad un certo punto chiedersi se possa mai esser vero amore voler rendere l’altro schiavo di se stessi. A dar vita a quest’utopia sono la credibilità di Juliette Binoche e l’arte poliedrica di Denis Levant, maestoso anche in Holy Motors, più recente opera del regista. Les Amants du Pont-Neuf, così poetico già nel nome originale, è arte pura e non è banale poterlo oggi recuperare in digitale non essendo così di primo pelo: approfittatene!

Dove vederlo: Gli Amanti del Pont-Neuf

A Cannes vedremo: Annette, “il regalo che gli amanti del cinema e della musica stavano aspettando”, come sottolineato dallo stesso Pierre Lescure, presidente del Festival. Il musical in salsa rock vede protagonisti Adam Driver e Marion Cotillard: inutile dire che anche qui in redazione la curiosità sia alle stelle.

Gli amanti del Pont-Neuf di Leos Carax, che a Cannes 74 ha presentato Annette
Gli amanti del Pont-Neuf di Leos Carax, che a Cannes 74 ha presentato Annette

NELLA CASA – L’abbiamo amato a più riprese e non è facile selezionare un titolo specifico dalla vasta e variegata filmografia di François Ozon. Narratore arguto e sempre in grado di rinnovarsi, è ancora in sala col suo bellissimo Estate ’85, ma oggi ripercorriamo le tracce del suo Nella casa del 2012. Lo studente Claude scrive in un tema di amare l’odore così particolarmente tipico delle donne borghesi, attirando le attenzioni del professor Germain. Difficile intuire se si tratti di realtà o finzione, ma le trame intessute da Claude ci fanno entrare nella vita di Germain, un Fabrice Luchini esperto letterario come ne Il mistero di Henry Pick e Molière in bicicletta, di sua moglie Jeanne, una sempre convincente Kristin Scott Thomas, e della famiglia del compagno Rapha. Claude saprà farci entrare nell’intimità di quest’altro nucleo, avvicinandoci soprattutto alla discreta ma vibrante sensualità della mamma, la splendida Emmanuelle Seigner, musa di Polanski. Tanti riferimenti cinefili e una sola innegabile certezza: Nella casa affascina e strega tanto quanto la scrittura del suo protagonista.

Dove vederlo: Nella Casa

A Cannes vedremo: Tout s’est bien passé, storia di un padre che chiederà alla figlia di aiutarlo a morire. Siamo molto curiosi di indagare le corde emotive che saprà toccare nel ruolo della figlia Sophie Marceau, per tutti indimenticabile Vic de Il tempo delle mele.

Nella Casa di Ozon
Nella Casa di Ozon

MUCH LOVED – Di origini franco-marocchine, Nabil Ayouch è un regista su cui nutriamo grandi speranze. Troppo in sordina era passato in Italia il suo Much Loved del 2015, quando in Marocco subiva invece ben altra sorte. La storia delle prostitute Randa, Noha, Hilma e Soukaina costrette a qualsiasi umiliazione per qualche dirham in più ha fatto a tal punto infervorare il governo marocchino da determinare il blocco di circolazione del film e minacce di morte per lo stesso regista. Indirettamente però, scoraggiarne la visione ha dimostrato di converso tutta la potenza del racconto. Le “molto amate” donne del titolo affrontano un’esistenza infernale, sopportabile solo se ai limiti della sobrietà, ma in realtà la loro forza (che è la stessa del film) risiede nell’incanto della solidarietà femminile. È proprio questa che, anche se con connotazioni diverse, ci riporta ai più intensi ginecei cinematografici degli ultimi anni da Mustang a Le sorelle Macaluso, passando per tanta filmografia di Almodovar.

Dove vederlo: Much Loved

A Cannes vedremo: Haut et fort, quartiere popolare di Casablanca, sarà qui che un ex rapper spingerà dei ragazzi a raccontarsi a suon di hip hop.

Much Loved di Nabil Ayouch. A Cannes con Haut et fort
Much Loved di Nabil Ayouch. A Cannes 74 con Haut et fort

DOPO L’AMORE – Ha già diretto Isabelle Huppert, Vincent Lindon e Bérénice Bejo per cui, seppur di origine belga, possiamo annoverare Joacquim Lafosse tra le firme francesi d’adozione. Già in passato non era sfuggito ai nostri occhi cinefili il suo Dopo l’amore. Marie e Boris, rispettivamente Bérénice Bejo e Cédric Kahn, si sono amati, hanno avuto due figlie, ma ormai l’infatuazione appartiene al passato. Nel loro oggi esistono soltanto recriminazioni in particolare intorno alla casa di famiglia acquistata da lei, ma ristrutturata da lui. L’economia di coppia, quella del preferibile titolo originale L’économie du couple, è il vero perno di un film dalla regia molto asciutta che non cade mai in facili sentimentalismi. L’autentico pregio del tocco di Lafosse è proprio la sobrietà.

Dove vederlo: Dopo l’Amore

A Cannes vedremo: Les Intranquilles dove un’altra coppia sarà protagonista. Dopo le insidie della separazione, questo nuovo nucleo familiare affronterà il dramma della malattia.

Dopo l'Amore di Joacquim Lafosse. Tornato a Cannes con Les Intranquilles
Dopo l’Amore di Joacquim Lafosse. Tornato a Cannes con Les Intranquilles

RAW – È appena al suo secondo film, ma Julia Ducournau si è già guadagnata un posto d’onore tra le giovani cineaste francesi. Ad averla resa celebre e rispettata è il suo Raw – una cruda verità, premiato proprio a Cannes nel 2016. In questo coming-of-age horror, la protagonista Justine è una ragazzina vegetariana che, una volta ammessa alla scuola di veterinaria, scoprirà i piaceri della carne spingendosi ben oltre le più tipiche abitudini alimentari umane. La Ducournau è una scoperta per coloro che apprezzano il coraggio e la provocazione: attraverso la dichiarazione d’intenti di questo film ci aspettiamo una filmografia per stomaci molto forti. Pensate un po’ che in sala a Toronto, dove il film ha avuto un’ulteriore vetrina festivaliera, si sono registrati svenimenti tra il pubblico in sala. Un film crudo.

Dove vederlo: Raw

A Cannes vedremo: Titane che, già dal trailer, si annuncia come un altro titolo psichedelico. Aura di mistero intorno alla trama del film, dato che la stessa casa di produzione ha deciso di non svelarne la sinossi.

Raw
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