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AVPSummit | Sandra Stern: «Presente e futuro della serialità, tra idee globali e locali»

La Presidente della Lionsgate Television Group protagonista a Matera di un panel sulla produzione

sandra stern

MATERA – «Oggi non ti puoi accontentare di fare un buono show. Oggi deve essere eccezionale altrimenti lo streamer non lo prende». Parola di Sandra Stern, Presidente della Lionsgate Television Group, protagonista del primo incontro con stampa e addetti ai lavori che ha aperto l’AVPSummit di Matera. Una conversazione incentrata sul cambiamento del mercato, della produzione, del ruolo di network e piattaforme e di come Lionsgate stia portando avanti un lavoro costante di commistione per dare vita a una nuova strategia produttiva locale e globale con altri player. «Questi cambiamenti significano opportunità, aprono a nuovi luoghi dove vendere i propri contenuti».

Sandra Stern
Sandra Stern all’AVPSummit

IL PANORAMA «I metodi tradizionali non funzionano più. Un tempo c’era un team dedicato alla distribuzione che si occupava solo di quello, ma oggi non è più così. Quello che vediamo oggi è che l’ABC, ad esempio, è parte di un ecosistema. È come quando ti sposi: acquisisci anche un cognato con cui non pensavi di dover convivere! Ti trovi membro di un nuovo ecosistema. Ogni piattaforma ha delle consorelle, è un pianeta all’interno dell’universo. Oggi c’è un nuovo modello di business che tiene conto di tutte queste esigenze. Il panorama è mondiale».

LA FLESSIBILITÀ «I modelli devono evolvere per rispondere alle nuove esigenze. Recentemente alla Lionsgate, durante la produzione di un pilot, la HBO è venuta da noi e ci ha detto che aveva bisogno di quello show per la HBO Max. Mentre lo producevamo la HBO Max ci ha chiesto di un atro cambiamento perché si stavano muovendo sul mercato internazionale. Questo tipo di lavoro richiede una certa adattabilità. Bisogna soddisfare le strategie delle piattaforme e questo crea nuove possibilità. Ma bisogna essere flessibili per poterle cogliere».

Un momento del panel con Sandra Stern

NUOVI MODELLI DI BUSINESS «La prima cosa che prendiamo in esame nel nostro lavoro sono le persone. Vogliamo che chi lavora per noi cresca in un ambiente in cui si senta valorizzato. Durante la pandemia è stato difficile lavorare senza le risorse a cui si era abituati. Ci siamo concentrati sul nostro team e abbiamo cercato di essere proattivi e di essere noi a cambiare il mercato. Alla Lionsgate quando ho iniziato, diciannove anni fa, mi occupavo di TV e guardando al mercato mi rendevo conto che era ancora molto nazionale. Ho subito cercato di capire come creare un nuovo tipo di business rispetto agli atri attori presenti sul mercato. Prima lavorando sulla TV via cavo e poi sullo streaming. Ho guidato io il primo accordo con Netflix. L’importante è avere la capacità di controllare il nostro destino».

PRODUZIONI LOCALI E GLOBALI «Siamo molto interessati sia ai programmi internazionali che a quelli locali. Negli ultimi dieci anni, con lo sviluppo di palinsesti globali, ne abbiamo capito la forza rispetto al mercato domestico. La nostra strategia si è evoluta. Abbiamo iniziato a lavorare con produttori locali. Penso alla BBC. Abbiamo preso contenuti e modelli britannici e ci abbiamo lavorato insieme. In India stiamo sviluppando delle serie, una ripresa da un prodotto americano e due in lingua hindi. L’elemento di novità nel mercato statunitense è la produzione in quel mercato di produzioni in lingue locali. Siamo partiti da un film Lionsgate, Come diventare un Latin Lover, e lo abbiamo adattato in una serie per AppleTV+, Acapulco, girata metà in inglese e metà in spagnolo. Puntiamo a produzioni locali e globali per il mercato globale».

Sandra Stern ospite a Matera dell’AUPSummit

IL TALENTO «Se c’è un progetto valido noi vi ascolteremo. Per rendere l’idea al momento ci stanno arrivando anche dei progetti dell’Africa. Non ho mai sentito di una buona o cattiva idea ma una buona o cattiva esecuzione. Se l’idea è abbastanza valida noi possiamo affiancare chi l’ha avuta a uno showrunner americano. Gli Studios in questo momento stanno cercando idee globali. Pensate a Dear White People di Justin Simien su Netflix. La sua è una voce così originale e aveva così tanto da dire che lo abbiamo affiancato a una nostra showrunner, Yvette Lee Bowser. Non so dirvi come si fa a riconoscere il talento ma quando lo incontri te ne accorgi!».

L’AGILITÀ «Siamo molto pazienti alla Lionsgate, lavoriamo su progetti anche per anni per cercare di limarli al meglio. Quando parlo di agilità parlo della capacità di adattarsi al mercato, riconoscere che c’è bisogno di un nuovo modo per approcciare il processo produttivo. Ma lo sviluppo del materiale e del talento non può essere dettato dalla fretta».

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