ROMA – È possibile per un regista straniero realizzare un film ambientato in Italia schivando tutta una serie di luoghi comuni obsoleti (leggi, cartoline) o, quantomeno, sfruttarli con piglio scanzonato? La risposta – incredibile ma vero – è sì, è possibile. Lo ha fatto il tedesco Jan Schomburg, regista del bel Divine – La fidanzata dell’altro – lo trovate ora in esclusiva digitale su CHILI – commedia romantica con protagonista la coppia composta da Callum Turner e Matilda De Angelis (che qui riconferma la sua bravura nel recitare – anche – in inglese dopo Leonardo e The Undoing) ambientata nel cuore di Roma, tra Piazza Farnese e Villa Borghese, il Vaticano e le stradine affollate del centro storico.

Callum interpreta Gregory, giornalista di punta di un importante rete televisiva americana spedito dal network nella Capitale per seguire l’elezione del nuovo pontefice. La De Angelis, invece, è Maria, giovane romana che sta per prendere i voti e diventare suora. Lui dongiovanni senza remore, lei convinta a legare la sua vita ad un amore superiore. Ma il destino – o il divino, chissà – ha altri piani per la coppia che, dopo essersi scontrata sull’uscio di un portone vecchio duemila anni fatica a proseguire in direzione opposta l’uno all’altra.

Jan Schomburg, che firma anche la sceneggiatura, realizza un film fresco, originale, ironico, surreale. Una commedia romantica che non vuole prendersi sul serio mai, nemmeno in momenti chiave che, sulla carta, prevederebbero un certo pathos. E questo lo rende un film riuscito, capace di intrattenere senza scivolare in situazioni scontate. Merito anche di svolte narrative inaspettate, a tratti non-sense che puntellano la narrazione. Callum Turner e Matilda De Angelis donano poi alla coppia protagonista di Divine un’alchimia perfetta grazie a cui credere a quell’amore sbocciato con un solo sguardo. Al loro fianco poi una serie di attori, da Tommaso Ragno ad Anna Bonaiuto, da Mark Davison a Ronke Adekoluejo, perfetti nell’arricchire il mondo immaginato da Schomburg che, anche sotto il profilo tecnico, realizza un ottimo film (basti pensare alla fotografia di Florian Hoffmeister che illumina una Roma primaverile e lucente).

A muovere Divine e i suoi protagonisti una riflessione sull’amore e su come questo sentimento, terreno o divino che sia, possa finire per sovrapporsi e, a guardar bene, coincidere. Una storia d’amore che vi porterà sulle terrazze di Roma e a passeggiare insieme al Papa, a passare una notte in cella e a fare improbabili dichiarazioni d’amore seduti in un taxi. Per restare in tema, per noi Divine è una fumata bianca. Un film da non lasciarsi sfuggire che vi regalerà leggerezza, nell’accezione più nobile del termine, e molti sorrisi. Ma nel caso non foste ancora convinti vi suggeriamo allora di ascoltare la splendida colonna sonora del film a firma di Tobias Jundt, aka Studio Bonaparte. Ironica, vitale e delicata. Esattamente come il film.
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Qui potete ascoltare un brano della colonna sonora del film:
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