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Tra fantasmi e finzione | E se Le Verità Nascoste fosse ispirato alla realtà?

Gli spiriti esistono. Parola di Sarah Kernochan autrice del soggetto del film di Robert Zemeckis

le verità nascoste

ROMA – Banale tradimento finito male o favola gotica piena di fantasmi e spiriti? Entrambe le cose. Le verità nascoste di Robert Zemeckis – lo trovate su CHILI – è ancora oggi il perfetto divertissment per tutti coloro che ad un film chiedono il giusto grado di paura e qualche sobbalzo sulla poltrona. Protetti dal concetto “in fondo è tutta finzione” nessuno può razionalmente considerare credibile la vicenda della povera Claire (Michelle Pfeiffer) e del suo crollo nervoso davanti ad una lunga serie di manifestazione soprannaturali nella nuova casetta in Vermont. E se vi dicessimo invece che la storia ideata dalla sceneggiatrice e documentarista Sarah Kernochan è vera, cambierebbe in qualche modo il vostro approccio?

Le verità rivelate
La coppia di protagonisti di Le verità rivelate

Di sicuro questa “verità rivelata” può dare più interesse a una trama ricca di colpi di scena, ma per certi versi incredibile. Ebbene, la Kernochan non ha mai fatto mistero di essere un’appassionata di soprannaturale e di aver “conosciuto” più di fantasma durante la sua vita. Le sue esperienze paranormali sono state dettagliatamente raccolte nel blog personale della scrittrice, in cui sono narrate storie più vere del vero (lo giura). Temeraria autrice di libri, film e musica, così si auto descrive la Kernochan, sceneggiatrice, tra le altre cose, di 9 settimane e ½ e Sommersby, la simpatica signora bionda non ha paura di essere considerata un po’ svitata dai lettori, definendo il suo blog come un «memoir in progress paranormale».

Sarah Kernochan

«Mi ha sempre divertito ascoltare i discorsi della gente sui fantasmi. Io non ho dubbi sulla loro esistenza. Ne conosco uno e ci vivo assieme» spiega a cuore aperto. Si tratta di uno spirito maschile molto protettivo: quello di suo nonno. Come sia stato possibile passare dal racconto tenero e bislacco della vita con un’entità buona a quello angosciante diretto da Zemeckis è un passaggio facilmente identificabile. La sceneggiatrice, infatti, aveva lavorato ad uno script completamente diverso per Steven Spielberg, sottoponendo al regista la storia rassicurante di una coppia di anziani e del fantasma di donna che li andava a visitare tutti i giorni.

le verità nascoste
Wendy Crewson e Michelle Pfeiffer interrogano gli spiriti in Le verità nascoste

Un soggetto garbato, ispirato a quanto realmente vissuto, che nell’idea di Mrs. Kernochan avrebbe dovuto ricordare Incontri ravvicinati del terzo tipo, cult movie assoluto di Spielberg in cui la paura per forme di vita distanti dalla nostra diventava un inno alla diversità e al confronto pacifico, in quel caso con gli alieni. Spielberg invece ha deciso di trasformare quel materiale in una storia inquietante, per certi versi hitchcockiana, diventata poi un horror in piena regola nelle mani di Zemeckis. La Kernochan allora non ha potuto fare altro che accontentarsi del credit come ispiratrice del soggetto, totalmente difforme in originale da quello che poi è stato adattato per il grande schermo.

Una scena del film

Moglie dell’impeccabile Norman (Harrison Ford), la protagonista di Le verità nascoste, infatti, è una donna che scopre a sue spese di aver sposato un uomo malvagio, autore di un delitto che deve essere necessariamente risolto per dare la possibilità allo spirito della defunta di trovare pace. Una piccola soddisfazione, però, la Kernochan se l’è presa, scrivendo nel 2011 un romanzo di buon successo intitolato Jane Was Here. La trama? La storia di una ragazza che scopre di essere stata uccisa in una vita passata e cerca di scoprire nel presente l’identità del suo assassino per raggiungere finalmente la serenità.

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