ROMA – L’imperdibile cult che ha consacrato il talento di Jean-Pierre Jeunet e influenzato una generazione di cineasti. In una Francia fumosa e post-apocalittica, il cibo scarseggia, il mais è diventato moneta di scambio e la carne… la carne è praticamente introvabile! Alla macelleria Delicatessen hanno trovato una soluzione a quest’ultimo problema: attrarre a sé disperati in cerca di lavoro, sfruttarli come factotum del condominio in cui la macelleria è ubicata e poi farne spezzatino. Ma il nuovo arrivato, Louison, un ex-clown affabile e un po’ ingenuo, sembra diverso da tutti gli altri che lo hanno preceduto. Con il suo sconfinato ottimismo nei confronti dell’umanità, le sue peculiari abilità e uno spiccato senso pratico, è proprio quel che serve a sbilanciare i precari equilibri che fino a quel momento hanno permesso al luciferino macellaio Clapet di spadroneggiare. Divertente, inaspettato, originale, Delicatessen è un vero capolavoro di weirdness, una pietra miliare del cinema nero e grottesco, che a più di trent’anni dall’uscita non smette di sorprendere e spiazzare, da riscoprire in sala con I Wonder Classics.
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