CiakPolska: a Roma una settimana dedicata al grande cinema polacco

Qualche anno fa, Martin Scorsese, ha organizzato, tra gli Stati Uniti e il Canada, una rassegna itinerante con ventuno film polacchi, tutti restaurati, e diretti dai più grandi registi del paese, da Wajda fino a Kieślowski. Del resto, la cinematografia polacca, è una delle più apprezzate, vive, in continuo mutamento. Così, l’Istituto Polacco di Roma, anche quest’anno, ha organizzato il CiakPolska Film Festival che, dal 1° al 7 dicembre porta nella capitale il meglio del cinema polacco di oggi e di ieri, con numerosi titoli, tutti a ingresso gratuito e, rigorosamente, in versione originale sottotitolata.

La rassegna, arrivata alla sesta edizione, si aprirà sabato 1° dicembre alla Casa del Cinema, con l’anteprima di Cold War, diretto dalla Palma d’Oro Paweł Pawlikowski, nonché papabile titolo per la cinquina del Miglior Film Straniero ai prossimi Oscar. In programma, sempre alla Casa del Cinema, fino al 3 dicembre, arriveranno alcuni dei titoli più premiati dell’anno, tra cui la commedia nera Mug di Małgorzata Szumowska, Orso d’Argento al Festival di Berlino, La riconciliazione di Maciej Sobieszczanski (ospite del festival), nonché documentari come Over the Limit, inchiesta controversa sul doping di stato in Russia. Vincitore del Festival di Gdynia, in programma c’è anche Astro del ciel di Piotr Domalewski, così come Tra le parole della regista Urszula Antoniak, anche lei ospite della rassegna.

La seconda parte del CiakPolska si sposta poi al Cinema Trevi, dove saranno proiettati dieci classici della storia della cinematografica polacca, tutti in pellicola 35mm. Qualche titolo? Da Il coltello nell’acqua,  di Roman Polanski, a Il caso di Krzysztof Kieslowski, da La terra della grande promessa di Andrzej Wajda a La struttura del cristallo di Krzysztof Zanussi, che venerdì 7 dicembre introdurrà la proiezione al pubblico. L’apertura del ciclo sarà affidata, invece, martedì 4 dicembre a Come essere amata di Wojciech Jerzy Has, preceduto da un incontro con Michał Chaciński, Małgorzata Furdal e Roberto Turigliatto.