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Carry-On | Taron Egerton, Jason Bateman, il Natale e l’importanza di provarci

Ogni Natale in milioni viaggiano in aereo in sicurezza, non stavolta. Disponibile su Netflix

Un inedito (ma non troppo) Jason Bateman tiene le fila di Carry-On di Jaume Collet-Serra: Su Netflix
Un inedito (ma non troppo) Jason Bateman tiene le fila di Carry-On di Jaume Collet-Serra: Su Netflix

ROMA – Ethan Kopek, giovane agente della TSA, cerca di battere in astuzia un misterioso passeggero – Il Viaggiatore – che l’ha ricattato per introdurre un pericoloso pacchetto su un volo la vigilia di Natale. Ogni stagione di festa milioni di persone viaggiano in aereo in tutta sicurezza, ma questo Natale sarà diverso. Carry-On di Jaume Collet-Serra con protagonisti Taron Egerton, un Jason Bateman versione villain che in confronto Ozark è una passeggiata e Danielle Deadwyler. Con loro una schiera non indifferente di volti noti: Dean Norris, Sofia Carson, Josh Brener, Theo Rossi e Logan Marshall-Green in un cameo sorprendente. Lo trovate su Netflix e potrebbe rivelarsi una bella sorpresa di Natale un po’ alla maniera del seriale Black Doves.

Taron Egerton in una scena di Carry-On
Taron Egerton in una scena di Carry-On

Ovvero una narrazione dove il Natale e la sua carica valoriale diventano espansione ed eccezionale spinta propulsiva della componente umana del racconto. Nella fattispecie di Carry-On, in realtà, più che l’eccezionale serie Netflix con Keira Knightley e Ben Whishaw, è più facile associarvi un altro grande action ormai cult assoluto delle feste: Die Hard. Alla maniera della crisi coniugale di John McClane-Holly Gennaro all’ombra del Nakatomi Plaza, anche l’opera di Collet-Serra affida a un rapporto in bilico il cuore narrativo. Quello di Ethan Kopek e Nora Parisi nel loro nido d’amore alle porte dell’Aeroporto Internazionale di Los Angeles e i piani di un futuro fatto di molte ombre e poche luci.

Danielle Deadwyler in una scena del film
Danielle Deadwyler in una scena del film

Presto genitori, in attesa di promozione e con una vita che si incastra per necessità, la forza del racconto di Carry-On sta nel modo in cui Collet-Serra si serve di una ruvida ma atipica e interessante componente action – un'(im)perfetta commistione tra In Linea con l’Assassino, Trap e 58 minuti per morire: Die Harder (aka Die Hard 2) – per parlare dell’importanza di provarci nei momenti decisivi, dei sogni che contano che non hanno alcuna data di scadenza e di come la felicità piombi – spesso – nella vita quando meno ce lo aspettiamo. Riflessioni che affiorano in immagini claustrofobiche, dal respiro spezzato e dal ritmo teso all’occorrenza, rallentato per necessità, nei continui scambi dialogici a distanza ridotta tra Kopek e Il Viaggiatore.

Jason Bateman in un momento del film
Jason Bateman in un momento del film

E devastanti – e reali – armi chimiche russe (il Novichok 7, un potentissimo gas nervino), l’immancabile complotto internazionale tra super-potenze da rediviva Guerra Fredda (un po’ affrettato nella sua gestione) ma soprattutto la (bella) coppia Egerton/Bateman che si studia, si scruta e manipola, per poi risolvere il tutto con un bel confronto serrato come dovrebbe essere in un action. Carry-On: un instant-cult di cui difficilmente si può fare a meno.

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