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Ben Schwartz: «Flora & Ulisse? Il film perfetto per continuare a sperare»

I fumetti, gli eroi e Matilda Lawler. La nostra intervista al protagonista del nuovo film Disney+

Ben Schwartz:
Ben Schwartz

ROMA – «Hi, Damiano! We have 15 minutes… ask me whatever you want!». È sempre bello avere a che fare con le star di Hollywood, perché molto spesso (e molto volentieri) si approcciano al giornalista nel modo più semplice e colloquiale possibile, senza mai farlo sentire a disagio. E, anche se eravamo via Zoom, Ben Schwartz è stato incredibilmente empatico, rilassato nonché divertito dalle nostre domande. Per l’occasione Ben, sceneggiatore, stand-up comedian e attore, ci ha raccontato del suo ruolo da co-protagonista nel dolce e spassoso Flora & Ulisse di Lena Khan, disponibile su Disney+ dal 19 febbraio, che racconta di una bambina di 10 anni, grande appassionata di fumetti. Dopo aver salvato uno scoiattolo, a cui lei stessa ha dato il nome di Ulisse, scoprirà che l’animale possiede poteri unici da supereroe e insieme a lui finirà per vivere una serie di avventure che cambieranno per sempre la sua vita. «Credo che il film, rivolto a tutta la famiglia, spieghi quanto sia importante prendersi cura degli altri, soprattutto in questo periodo», ci ha detto  Ben Schwartz, raccontandoci anche della sua grande passione per i comics e, in particolare, per la Marvel…

Flora & Ulisse
Ben Schwartz e Matilda Lawler nel film

Ben, intanto grazie. Come prima cosa, che storia troveremo in Flora & Ulisse?



«Credo si tratti di un film che parla di speranza, la speranza che rimpiazza il cinismo e mostra quanto il mondo possa essere bello se scegli di aprire gli occhi e guardare quello che c’è intorno, accettandolo. Questo ti può aiutare nell’essere ispirato e ringiovanirti. Amo il fatto che parli di una famiglia in cui i membri si prendono cura degli altri e hanno a cuore gli uni e gli altri».

Ci racconti il tuo personaggio, George Buckman?

«Nel nel creare il personaggio volevano partire da un concetto: la mancanza di speranza che hanno coloro che non riescono ad ottenere quello che vorrebbero. Quello che volevamo, poi, passava attraverso la protagonista e la sua famiglia, aggrappata a questo mondo di supereroi che la portavano poi ad avere fede, a credere in se stesso, a ricominciare a disegnare. Volevamo che ritrovasse le cose che lo facevano stare bene e lo rendevano felice quando era un bambino…».

Flora e Ulisse
Il piccolo Ulisse e Matilda Lawler che interpreta Flora

A proposito di bambini: Matilda Lawler è una rivelazione! 



«All’inizio abbiamo avuto una cena io Lena (Khan ndr.) e Matilda Lawler per conoscerci. Matilda era con i suoi genitori sul set in modo tale che si sentisse a suo agio. Sul set hai tanto tempo disposizione e se non stai sempre con il telefono in mano puoi davvero sfruttarlo per parlare con le persone. E così abbiamo iniziato a conoscerci, tra un ciak e l’altro, diventando amici. Mi sento così fortunato ad averla conosciuta e inoltre vederla recitare per la prima volta in un modo così pazzesco è… incredibile. Era migliore di ognuno noi. Riusciva a piangere senza problemi in scena… io ci ho impiegato anni prima di riuscire a farlo in un modo così naturale!»

E tu invece che rapporto hai con i fumetti?

«Ci sono dei fumetti davvero strani e sconosciuti che mi piacciono molti, altri invece sono più popolari. Quando ero bambino ho divorato i fumetti degli X-Men, di Spider-Man e ho ancora l’edizione di quando morì Superman. Ho collezionato negli anni molti numeri della Marvel… E c’era un personaggio chiamato Plastic Man che adoravo e di cui avevo l’action figure. Mi piacciono davvero i fumetti. Ma se devo dire la verità, beh sono un grande Marvel Guy! Ecco, Flora & Ulisse mostra i fumetti per quello che sono, ma mostra anche come possono ispirarti».

Una scena di Flora & Ulisse
Una scena di Flora & Ulisse

E se dovessi scegliere un superpotere?



«Se dovessi scegliere un superpotere probabilmente sceglierei quello di poter volare. Con i miei spettacoli comici sono sempre in giro e prendo tantissimi aerei – certo, non in questo periodo! – ma mi piacerebbe poter volare per poter vedere i miei genitori tutte le volte che voglio, specie ora. In più sono sempre agitato dall’idea di prendere sempre l’aereo e la cosa mi aiuterebbe parecchio…»

Ben, chi sono oggi i veri eroi?



«Gli operatori sanitari sono i veri eroe dei nostri giorni. Qui a Los Angeles c’è ne sono parecchi. Ho amici che lavorano al pronto soccorso, e ho grande rispetto. Come ho grande rispetto di quello che stanno facendo gli insegnanti, che sono costretti a lavorare via zoom tutto il giorno. Sento di essere in debito bei loro confronti».

Qui il trailer del film:

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