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Basta che Funzioni | Larry David, Manhattan e il film più sottovalutato di Woody Allen

Arguto, divertente, sofisticato. E la coppia formata da Larry David & Evan Rachel Wood fa faville…

Basta che Funzioni
Larry David e Evan Rachel Wood in Basta che Funzioni.

MILANO – Figura tra i più prolifici cineasti da quando la settima arte prese vita ed è una sfida riuscire a vederne l’opera omnia, avendo abbracciato sette decenni diversi e in attesa di vederlo a Venezia con l’ultimo film, Coup de Chance. A chi scrive risulta in particolare inconcepibile che, nel novero delle opere più riuscite di Woody Allen, specialmente quando si osserva la filmografia degli anni 2000, venga spesso dimenticato un titolo come Basta che funzioni. Protagonista del racconto è Boris Yellnikoff (Larry David, autore di Seinfeld e poi protagonista di Curb Your Enthusiasm), un ex professore della Columbia quasi Nobel, dalla proverbiale misantropia ed evidente alter ego del buon Woody. Racimola qualche soldo insegnando scacchi ai bambini – da lui stesso definiti zombie incompetenti – che cerca di scuotere dal loro torpore vegetale. Inviso al mondo che lo circonda, incontra Melodie St. Ann Celestine (Evan Rachel Wood), una ragazza di provincia, «stupida oltre ogni immaginazione», con cui creerà una relazione inaspettata.

Larry David in Basta che Funzioni
Larry David parla direttamente in camera in un momento di Basta che Funzioni

Accanto a loro, personaggi irresistibili come la bigotta e provinciale mamma di Melodie (una eccezionale Patricia Clarkson – rivedetela anche in The Party), che mal si concilia col convinto ateismo di Boris e che a New York riscoprirà qualcosa di sé da sempre sopita. Woody Allen torna nella sua Manhattan, luogo del cuore che tanto ama e qui ritrova se stesso, la sua verve, la sua intelligenza a tratti smorzata in molte altre pellicole. E non risparmia nessuno, soprattutto la sua nazione definita vergognosa, violenta, prevenuta, illetterata e farisaica e al suo protagonista fa persino dichiarare: «Negli Stati Uniti la gente ha sempre odiato gli stranieri: è il sogno americano!». Boris sputa al pubblico tutte le sue opinioni e le sue idee in camera, proprio come faceva Allen in Io e Annie ed è infatti proprio ai tempi di quel suo exploit che risale la sceneggiatura (e si vede!). Fu così a lungo messa nel cassetto, perché venne a mancare l’attore previsto come protagonista.

Evan Rachel Wood e Larry David
La strana coppia: Evan Rachel Wood e Larry David

Troppe le battute cult dal sorriso amaro che solo plurime appassionate visioni possono aiutare a trattenere nella memoria e di certo tante ne resteranno ancora fuori, in virtù dello spregiudicato quantitativo. «Quando una persona muore è un fumatore o un obeso: ehi la sapete l’ultima? Anche i non fumatori magri muoiono», oppure ancora: «Se devo mangiare nove porzioni di frutta e verdura al giorno per vivere, non voglio vivere: io detesto la frutta e la verdura». Ma la lista sarebbe lunga e la visione del film inutilmente compromessa. Nell’affezionarvi ai tic di Boris come il cantare due volte “Tanti auguri a te” mentre lava le mani per eliminare tutti i batteri (prima del COVID, ah), coltiverete allo stesso tempo il vostro edonismo cinefilo grazie ai riferimenti a classici come Via col vento, My fair lady e La vita è meravigliosa riconsiderati e coinvolti in sceneggiatura con estrema naturalezza, ben lungi dal citazionismo esasperato di Rifkin’s Festival, per intenderci.

Una scena di Basta che Funzioni
Un’altra scena di Basta che Funzioni

E se volete dunque farvi un regalo recuperate questi novanta minuti di pura arguzia e umorismo sagace nell’opera numero quaranta di Woody Allen (la trovate in streaming su NOW, Apple TV e Prime Video). La critica accolse la pellicola bene fin da subito, ma probabilmente Basta che funzioni ebbe la sfortuna di capitare in un arco temporale tra Match Point e Midnight in Paris, opere fondamentali del percorso del regista. Un film sofisticato ma diretto, sottile ma prorompente, con un ritmo perfetto che alterna al meglio tempi più serrati e più distesi. Si giunge così inesorabili ad un sobrio festeggiamento di Capodanno, giorno di grandi speranze in cui simbolicamente Allen decide di concludere il suo film e ci ricorda che qualunque amore riusciate a dare e ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia… basta che funzioni!

  • RE-VISIONI | Film di ieri da rivedere oggi
  • VIDEO | Qui il trailer di Basta che Funzioni:

 

 

 

 

 

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