ROMA – Di come l’incontro tra Léos Carax, regista tra i più rilevanti del cinema mondiale degli ultimi trent’anni, e gli Sparks, storica band composta da Ron Mael e Russell Mael, avesse dato vita ad Annette ve ne avevamo già parlato (qui) quando il film aveva aperto Cannes 74. Ora Annette, dopo aver vinto il premio alla miglior regia consegnato dal Presidente di giuria Spike Lee, arriva finalmente nelle sale italiane. Un’opera rock che vi travolgerà tra note, parole, colori, tempeste e fughe in moto. Una vera e propria esperienza visiva ed emotiva alla quale abbandonarsi senza opporre resistenza.
La storia è quella di Henry (Driver), cinico stand-up comedian, e Ann (Cotillard), soprano di fama mondiale. La notte e il giorno, il buio e la luce. Due entità lontanissime che finiscono per attrarsi ed innamorarsi sotto gli occhi dei fan e gli obiettivi della stampa. Dal loro amore nasce Annette, bambina/bambola con un dono eccezionale che sarà per la coppia miracolo e maledizione segnado il loro destino. Si apre sulle note di So May We Start? degli Sparks il film di Carax e con quel primo piano sequenza imposta tutta l’ambizione di Annette, favola nera e amarissima che se da un lato celebra l’arte in ogni sua forma, dall’altro ci mostra l’altra faccia di Hollywood.
Con riferimenti alle fiabe (Ann mangia solo mele rosse) e all’opera lirica disseminati lungo tutto il film e che sostituiscono l’asse portante che fa progredire il racconto, Annette vive e si nutre della bravura dei suoi interpreti. La coppia Driver/Cotillard canta, balla, ama e si tormenta al ritmo della colonna sonora scritta dagli Sparks con Marius de Vries, produttore musicale di La La Land. Il risultato è un’opera eccessiva, visionaria, ambiziosa, impossibile da incasellare o contenere.
- Hot Corn Weekly | Dietro le quinte di Annette
Qui potete vedere il trailer del film:
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