MILANO – Continua il viaggio nella terza stagione di Basement Café, il programma ideato da Lavazza per parlare di cultura ai giovani. Nella settima puntata, che vede alla conduzione Sofia Viscardi, si parla di politica e società, guidati dai consueti film – che potete rivedere su CHILI – che conosciamo essere parte integrante del format. Questa volta, con due ospiti d’eccezione: Gad Lerner e Myss Keta. I due, amici anche nella vita, hanno ricordato di come si sono conosciuti a Doha, in Qatar, e hanno poi raccontato le loro carriere. Gad Lerner, ex direttore del Tg1, scrittore e uno dei giornalisti più apprezzati della televisione, originario del Libano, i suoi format tv hanno fatto la storia del piccolo schermo. La biografia di Myss Keta è segreta, ma il suo personaggio e la sua musica sono conosciutissimi.

È uno dei simboli della cultura underground di Milano, che ha trovato in Porta Venezia – crocevia e incontro di etnie e comunità – il suo quartier generale. E proprio sui simboli si è concentrata l’intervista di Sofia. Simboli politici e culturali che insieme sono andati a formare quella che è la nostra società. Dal successo all’intrattenimento, dalla musica al giornalismo, dall’industria dello spettacolo ai salotti culturali, Gad Lerner e Myss Keta hanno parlato dei loro significati e di ciò che vi si cela dietro. Passando poi a Il divo, del grande Paolo Sorrentino, si è aperto il ricordo di quello che è stato Giulio Andreotti per la politica italiana. Un personaggio che Gad Lerner ha definito come “l’eternità” e che è diventato uno dei simboli dell’Italia per la sua capacità politica e per quelli che vengono descritti come gli intrighi e i misteri della sua carriera politica.

Con Il caimano di Nanni Moretti si è poi passati alla figura di Silvio Berlusconi, un altro grande simbolo che ha segnato un fondamentale cambiamento nella politica che era esistita prima di lui e che rappresenta il passaggio descritto nel film come quell’orrore-folklore che tanto conosciamo bene. Dalla musica della Myss, piena di valori e battaglie, una certa visione del mondo che a modo suo è politica, fino al giornalismo e i simboli dello spettacolo che si riflettono sulla società. Il film 2012 di Roland Emmerich, infine, ha acceso una riflessione sul rapporto tra utopia e distopia, in cui sia il giornalista che la cantante e rapper si sono trovati a concordare su come la contemporaneità si basi fondamentalmente sul connubio quasi paradossale tra i due.

La nostra società moderna e ipertecnologica, così proiettata verso il progresso e il futuro, ma che allo stesso tempo si ritrova ancorata alle sue radici e alle credenze del passato, o a “nuove credenze e miti moderni”, come ha affermato Myss Keta. Ma alla fine è arrivato anche un messaggio quasi di speranza, il fatto che entrambi credano profondamente nel futuro e nell’umanità potrebbe spingerci a fare lo stesso. Specialmente in un momento come questo. Tra una festa ideale e un pensiero all’Apocalisse si è così conclusa un’altra interessante intervista a Basement Café by Lavazza, non resta che attendere la prossima.
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