MILANO – Ma cos’è precisamente Adventureland? Dunque: avete presente il magone che sale nel petto quando ci guardiamo indietro e ci ricordiamo le estati più belle? Ecco, quello. Quelle estati che coincidono con le prime volte: la prima volta che siamo andati a ballare, la prima volta che ci siamo innamorati, la prima volta che ci siamo sentiti grandi. Chi ha inventato l’estate, ha probabilmente pensato che serviva un periodo di due o tre mesi per passare dall’età dell’innocenza a quella della giovinezza, dell’avvicinamento alle gioie e alle disgrazie. Storie d’amicizia, di sogni. No, non è obbligatorio andare in vacanza, può anche succedere di essere costretti a lavorare in un parco divertimenti, in attesa di venire ammessi all’università.

Proprio questo capita al protagonista James Brennan, interpretato dal Jesse Eisenberg – attore sempre poco citato, visto in The Social Network e molto altro ancora, a gennaio del 2025 nel sorprendente A Real Pain con Kieran Culkin – circondato da personaggi non troppo alla moda, colleghi stralunati che, forse, non vedrà più nel corso della vita ma che – questo è sicuro – non dimenticherà mai. Con loro si è annoiato, si è divertito, si è confidato. In quell’estate del 1987 Brennan, adolescente impacciato, ha creduto anche che le emozioni e i sentimenti potessero invaderlo per sempre e che la vita vera sarebbe sempre stata così. E invece no.

Benché sfuggente e istantaneo, l’innamoramento rende indimenticabile anche il contorno, tutto ciò di cui altrimenti non ci accorgeremmo. Anche la noia sembra più piacevole, perché si tramuta in attesa, in formicolio, in entusiasmo, il più delle volte ingiustificato. Tanto più quando la ragazza che sta mettendo sottosopra il nostro mondo si chiama Emily ed è Kristen Stewart, ha la nostra età ed è troppo bella per essere vera. E sì, sembra incredibile che, noi e lei, stiamo condividendo qualcosa che è presente, ed è reale, e che poi – ma ancora non lo sappiamo, fortunatamente – diventerà un doloroso, magnifico ricordo. Solo un ricordo.

Il regista Greg Mottola nelle scene di Adventureland – che ora trovate in streaming a noleggio su Prime Video e AppleTV+ – disegna l’altra faccia della medaglia di Suxbad – Tre menti sopra il pelo, sostituendo l’irruenza ormonale e cameratesca con il battito cardiaco accelerato, il mal di pancia, e gli occhi sempre aperti, la testa sempre assente, perduta nel dolcissimo pensiero di quello che non è realtà. E quelle canzoni che c’erano a quel tempo (qui si ascoltano Cure, INXS, Velvet Underground e New York Dolls) rimarranno sempre la nostra colonna sonora, saranno indelebili, mentre quelle che verranno dopo sembreranno sempre meno importanti, un po’ inutili, senza magia.

Ecco, Adventureland possiede lo stesso gusto di Proust per le madeleine, trasmette la stessa nostalgia canaglia: un trionfo per tutti coloro che amano l’idea dell’amore, molto di più dell’amore in sé. Da Stand by Me a Io ballo da sola, da Eric Rohmer a Luca Guadagnino, quanto bel cinema intravede nell’estate una stagione tutt’altro che spensierata, piuttosto il terreno ideale per costruire i primi approcci all’irrequieto vivere. Una piccola grande commedia per riflettere sui giorni estivi…
- Summer Corn #1: La malinconia di Stand By Me
- VIDEO | Qui il trailer originale di Adventureland:
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